Cronaca. Ravenna, morte del sub Ugo Coppola al relitto del “Paguro”: fissato il funerale, si indaga sulla tragica immersione

Saranno celebrati domani a Pescara i funerali di Ugo Coppola, il sub di 54 anni scomparso il 13 agosto durante un’immersione e il cui corpo è stato ritrovato in mare dopo un mese e mezzo. Mentre la famiglia si prepara a dargli l’ultimo saluto, la Procura di Ravenna continua a indagare per omicidio colposo, con tre persone iscritte nel registro degli indagati.

Il mistero sulle cause del decesso resta il punto centrale dell’inchiesta. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Silvia Ziniti, punta a fare luce sulla dinamica della tragedia. Al centro degli accertamenti ci sono i risultati della complessa autopsia, eseguita sul corpo del sub dopo il ritrovamento del 2 ottobre. Gli inquirenti cercano di capire se il decesso sia stato causato da un malore improvviso, dato che Coppola aveva patologie cardiache pregresse, o da un errore tecnico avvenuto durante l’immersione.

Coppola aveva partecipato a una spedizione organizzata dal gruppo Dive Planet di Rimini per esplorare il relitto del ‘Paguro’, al largo della costa ravennate. I tre indagati, secondo quanto riportato, sarebbero legati proprio all’organizzazione di quella immersione. Le verifiche della Procura si estendono anche al percorso formativo seguito dalla vittima per ottenere i brevetti da sub, conseguiti in Abruzzo.

La lunga attesa per l’ultimo saluto è stata segnata da difficoltà procedurali. Dopo la scomparsa ad agosto e il ritrovamento del corpo a Fano, si sono resi necessari esami autoptici complessi a causa dello stato della salma. Il nulla osta per la sepoltura, concesso il 14 ottobre, è stato seguito da ulteriori lungaggini burocratiche per il trasferimento del corpo tra province diverse.

Oggi la salma sarà finalmente trasferita a Pescara, dove verrà allestita la camera ardente. I funerali si terranno domani, giovedì 23 ottobre, alle 12:30 nella chiesa di San Luigi Gonzaga, seguiti dalla tumulazione in provincia de L’Aquila, ponendo fine a un’attesa durata oltre due mesi.