Stefano Pilleri, il 25enne sardo noto come il “re dei pacchi” per i suoi raggiri online denunciati da “Striscia la Notizia”, è stato condannato ieri dal tribunale di Cesena. L’uomo, specializzato nel spedire pacchi vuoti o contenenti legna al posto di merce costosa, ha truffato un cittadino locale per mille euro.
La vicenda processuale riguarda un raggiro avvenuto con il metodo che ha reso tristemente famoso il giovane. La vittima cesenate aveva pagato mille euro per l’acquisto di un telefono, senza però mai ricevere la merce. Secondo le accuse, Pilleri agiva con uno schema collaudato: come venditore, incassava i pagamenti per poi spedire pacchi senza valore; quando invece agiva da acquirente, si faceva spedire la merce senza mai effettuare il bonifico.
La sua tecnica, come mostrato anche nei servizi televisivi, era caratterizzata da una notevole spregiudicatezza. Pilleri non esitava a mostrarsi in video per convincere le sue vittime, arrivando a esibire la propria carta d’identità per guadagnare la loro fiducia. In alcuni casi, per apparire più credibile, si spacciava per un militare della Croce Rossa o un rappresentante delle forze dell’ordine.
Il processo si è celebrato ieri nell’aula del giudice Federico Casalboni. L’accusa, sostenuta dal pubblico ministero Alice Lusa, ha ricostruito la truffa ai danni del cesenate. Il 25enne, residente a Sinnai, è stato difeso in aula dall’avvocato Paolo Anconelli. Al termine del dibattimento, il giudice ha riconosciuto Pilleri colpevole del reato di truffa, condannandolo a una pena di un anno e tre mesi di reclusione.