Cronaca. Morte di Edi Giachi a Porto Corsini, i video dell’aggressione al vaglio degli inquirenti

Svolta nelle indagini sull’omicidio di Edi Giachi, il 70enne morto dopo essere stato investito a Porto Corsini. Gli inquirenti hanno acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso la violenta aggressione avvenuta la scorsa settimana. L’analisi dei video sarà decisiva per chiarire la dinamica e le responsabilità di Carlo Piccolo, il 37enne indagato per omicidio volontario aggravato.

L’episodio risale alla notte di giovedì scorso, quando Piccolo si è presentato in via 6 dicembre 1944, presso l’abitazione della vittima. Secondo la ricostruzione, il 37enne reclamava dal figlio di Giachi un credito di 20 euro, che l’indagato ha descritto come legato a una compravendita di droga. La situazione è degenerata rapidamente: Piccolo avrebbe cosparso di benzina il 70enne e la sua auto, dando il via a una colluttazione.

Le versioni dei fatti sono diametralmente opposte. L’indagato ha dichiarato al giudice di essersi rifugiato in auto per fuggire da un presunto accerchiamento da parte di quattro persone armate di catene e di aver investito Giachi durante una manovra in retromarcia, senza vederlo. I familiari della vittima, invece, respingono questa narrazione, sostenendo di essere stati loro le vittime di un raid punitivo.

A fare luce sulla vicenda saranno ora le immagini di due telecamere, una con inquadratura frontale e l’altra laterale. La Procura ha disposto una consulenza tecnica specifica sui filmati, che secondo le prime risultanze sembrerebbero confermare la versione fornita dalla famiglia Giachi, ovvero quella di un’aggressione subita.

Mentre si attende l’esito dell’analisi video, l’indagine, coordinata dal pubblico ministero Angela Scorza, compie oggi un altro passo fondamentale. È infatti previsto il conferimento dell’incarico per eseguire l’autopsia sul corpo del 70enne, deceduto quattro giorni dopo i fatti all’ospedale Bufalini di Cesena.