Fingeva di essere un turista in vacanza, ma in realtà era a Pesaro per spacciare droga. Un giovane cittadino albanese, arrestato nei giorni scorsi per spaccio, è stato espulso dall’Italia e rimpatriato nel suo Paese d’origine. La misura, eseguita con un accompagnamento alla frontiera aerea di Ancona, è scattata dopo che l’autorità giudiziaria ha decretato la sua pericolosità sociale.
L’operazione, resa nota ieri dalle forze dell’ordine, ha stroncato l’attività illecita dell’uomo, giunto in Italia con un regolare visto per turismo. L’arresto era avvenuto ai sensi dell’articolo 73 del Testo Unico sugli stupefacenti. Nel corso del successivo procedimento giudiziario, è stata decisa la revoca della sua autorizzazione al soggiorno, rendendo così possibile l’immediata espulsione dal territorio nazionale.
Secondo quanto evidenziato dagli inquirenti, l’episodio si inserisce in un fenomeno criminale ormai frequente. Spesso cittadini albanesi utilizzano brevi soggiorni turistici come copertura per dedicarsi allo spaccio di stupefacenti. Una volta conclusa l’attività o allo scadere del visto, fanno ritorno nel loro Paese per poi rientrare successivamente in Italia e proseguire i traffici illeciti.
La misura di espulsione con accompagnamento coatto alla frontiera rappresenta uno strumento efficace per contrastare questo tipo di reati, impedendo al soggetto di continuare a delinquere sul territorio e applicando un divieto di reingresso in Italia, un colpo netto a quella che viene definita la “criminalità mordi e fuggi”.