Ciclabile di Coriano, il comitato di Sant’Andrea in Besanigo attacca: “Costo eccessivo e percorso pericoloso”

A Coriano la realizzazione di una nuova pista ciclabile accende un aspro scontro. Il Comitato di Sant’Andrea in Besanigo ha lanciato un duro attacco contro l’Amministrazione comunale, definendo il progetto uno spreco di denaro pubblico e sollevando forti dubbi sulla logica del tracciato e, soprattutto, sulla sua effettiva sicurezza.

Al centro della polemica c’è l’annuncio di un ulteriore finanziamento di 379 mila euro, di provenienza regionale, destinato al secondo stralcio dell’opera. Una cifra che, secondo il comitato, si aggiunge ai 290 mila euro già spesi con fondi PNRR per un progetto che non risolverebbe le criticità esistenti, ma anzi ne creerebbe di nuove. I cittadini criticano inoltre il metodo dell’amministrazione, accusata di indire assemblee pubbliche solo per presentare decisioni già prese, replicando un modus operandi che la stessa maggioranza attuale aveva criticato in passato.

Il comitato esprime forti perplessità sul nuovo percorso, che dovrebbe entrare in funzione nel 2026. Il tracciato, partendo dal Parco “Donne vittime di violenza”, attraverserà via della Repubblica per terminare sul marciapiede di via Toscanini, dopo aver percorso uno stradello all’interno di un altro parco pubblico. Il comitato si chiede quale sia la logica di una ciclovia che finisce “nel nulla” e passa vicino a un’area giochi per bambini, definendo l’opera un progetto fallimentare. La scelta di abbandonare l’idea iniziale di un percorso più lineare (Celletta – ponte Rio Melo) viene vista come un’occasione mancata per una mobilità sostenibile e sicura.

Particolarmente dura è la critica sulla questione della sicurezza. Il comitato contesta la giustificazione fornita dall’assessore ai Lavori Pubblici, secondo cui il cambio di percorso si sarebbe reso necessario per evitare la pericolosa rotonda della Torre Folk. Secondo i residenti, il nuovo tracciato costringerà i ciclisti ad attraversare strade trafficate e veloci, come via Colombarina e via Mozart, affidando la loro incolumità a semplici strisce di vernice sull’asfalto. Una soluzione che il comitato giudica del tutto inadeguata a garantire la sicurezza e a ridurre la velocità dei veicoli.

In conclusione, la posizione del Comitato Sant’Andrea in Besanigo è netta: l’intervento, così come progettato, non solo rappresenta un utilizzo discutibile di fondi pubblici, ma rischia di aggravare i problemi di sicurezza invece di risolverli, lasciando irrisolte le reali esigenze di mobilità della frazione.