Cronaca. Agguato al portavalori in A14: chiodi disseminati sulla carreggiata sud, spari e una esplosione. Autostrada nel caos

Un’operazione paramilitare ha paralizzato ieri sera il tratto marchigiano dell’autostrada A14, dove un commando armato ha tentato di assaltare un furgone portavalori. L’azione, avvenuta poco prima delle ore 18, nella corsia in direzione sud, ha seminato il panico tra gli automobilisti con colpi di arma da fuoco, chiodi sull’asfalto e un’esplosione, causando la chiusura dell’autostrada in quel senso di marcia.

Immagine tratta da video pubblicato su Facebook da “La Provincia di Fermo”.

L’agguato è stato pianificato con precisione. Secondo le prime ricostruzioni, una vettura nera di grossa cilindrata ha affiancato il veicolo di sicurezza. Dopo aver esploso alcuni colpi di pistola, i malviventi hanno superato il furgone e disperso sulla carreggiata centinaia di chiodi a tre punte, provocando lo scoppio degli pneumatici del portavalori e costringendolo a fermarsi. Per bloccare completamente il traffico e garantirsi una via di fuga, la banda aveva precedentemente posizionato un camion di traverso sulla carreggiata, poco dopo il casello di Loreto.

Immagine tratta da video pubblicato su Facebook da “La Provincia di Fermo”.

A quel punto, i rapinatori sono scesi dall’auto imbracciando fucili, come riferito da alcuni testimoni oculari. Il gruppo ha utilizzato un ordigno per far esplodere una fiancata del furgone blindato, ma il tentativo di aprirsi un varco non sarebbe riuscito completamente. Al momento, non è chiaro se i malviventi siano riusciti a impossessarsi di parte del denaro trasportato. Subito dopo, sono risaliti a bordo della loro auto e sono fuggiti, facendo perdere le proprie tracce nelle campagne circostanti.

Immagine tratta da video pubblicato su Facebook da “La Provincia di Fermo”.

Le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato le indagini e una vasta caccia all’uomo per rintracciare i componenti della banda. In seguito all’assalto, il tratto autostradale interessato è stato chiuso al traffico, con l’istituzione dell’uscita obbligatoria a Loreto-Porto Recanati per consentire i rilievi e ripristinare le condizioni di sicurezza.