Sono letteralmente sbalordito per il trasformismo che emerge sulla gravissima vicenda della Banca di San Marino.
Mentre noi, comuni cittadini, ci battevamo per impedire la svendita della banca, la regìa della cricca usava i suoi complici del secondo livello per convincere l’opinione pubblica sulla bontà della vendita.
Ci hanno bombardato di balle per mesi sostenendo che la BSM era ridotta talmente male che era addirittura urgente venderla al bulgaro (caso strano!!! ).
Hanno svalutato la banca in tutti i modi e hanno aperto e concluso una trattativa indecente e pericolosa.
Ebbene, dopo la burrasca giudiziaria, gli arresti, l’odore di tangenti, il blocco di Banca Centrale, gli accaniti sostenitori della vendita (parte del governo, Ente Cassa, Consiglio di Amministrazione BSM) esaltano il ruolo di Banca Centrale, sputano in faccia al bulgaro, vedono la solidità e la liquidità della banca che negavano per sfuggire alle loro gravi responsabilità.
Una sfacciataggine e un trasformismo che non hanno precedenti nella nostra lunga storia.
Danni enormi creati alla nostra economia e alla nostra reputazione.
Ora l’imputazione è chiara per gli arrestati: amministrazione infedele, corruzione privata e riciclaggio.
Ma l’imputazione può soli ampliarsi perché se ci sono i corrotti ci sono anche i corruttori e i complici.
Il clamoroso caso interroga anche la politica e il Paese esige di fare piena luce sull’intera vicenda.
Il pentolone del malaffare va scoperchiato.
Emilio Della Balda













