Cronaca. Cesenatico, 41enne albanese tenta la fuga in auto ma viene bloccato: arrestato. Aveva documenti falsi e un’espulsione alle spalle

Ha tentato di sfuggire a un controllo dei carabinieri accelerando in una via del centro di Cesenatico, ma la sua fuga è durata solo poche centinaia di metri. Un cittadino albanese di 41 anni è stato arrestato lo scorso fine settimana con le accuse di reingresso illegale sul territorio nazionale e uso di atto falso. Processato oggi per direttissima, l’arresto è stato convalidato ma l’uomo è stato rimesso in libertà in attesa del processo.

Lo rendono noto i Carabinieri del Comando Provinciale di Forlì in un comunicato diffuso oggi. L’episodio è avvenuto sabato sera, quando una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile ha notato un’auto sospetta con tre persone a bordo. Alla vista dei militari, il conducente ha aumentato la velocità, tentando di eludere il controllo e far perdere le proprie tracce. Ne è nato un breve inseguimento, conclusosi dopo poche centinaia di metri con il blocco del veicolo.

Durante i controlli, mentre i due passeggeri, anch’essi di cittadinanza albanese, sono risultati in possesso di documenti regolari, il conducente ha esibito una patente di guida che ha subito insospettito i militari. Un controllo più approfondito ha infatti rivelato che il documento era contraffatto.

Gli accertamenti successivi, svolti in caserma anche tramite fotosegnalamento, hanno permesso di ricostruire la vera identità dell’uomo. A suo carico è emerso un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale emesso dalla Prefettura di Fermo, eseguito nel giugno scorso. Un atto che gli imponeva il divieto di rientrare in Italia per tre anni.

Al termine delle verifiche, per l’uomo è scattato l’arresto. Oltre al sequestro del documento falso, gli è stata contestata anche la guida senza patente. Su disposizione della Procura di Forlì, è stato condotto nel carcere cittadino. Questa mattina, il 41enne è comparso davanti al giudice del Tribunale di Forlì, che ha convalidato l’arresto. Tuttavia, accogliendo la richiesta di termini a difesa presentata dal suo avvocato, il giudice lo ha rimesso in libertà in attesa della prossima udienza.