Egregio Direttore,
quando ho letto l’interpellanza presentata dai consiglieri di Repubblica Futura sul presunto “console sammarinese” in Qatar, e poi anche i suoi articoli pubblicati in questi giorni, non ho potuto fare a meno di sorridere.
Dai documenti ufficiali si scopre che tutto parte nel 2019, quando agli Esteri c’era Nicola Renzi, oggi capogruppo dello stesso partito che ora chiede spiegazioni al Governo.
Fu proprio lui a firmare una lettera che affidava ad Augusto Coriglioni un incarico esplorativo per valutare possibili collaborazioni economiche con il Qatar. La domanda nasce spontanea: ma perché Repubblica Futura interroga il Governo quando dovrebbe già sapere tutto?
Difficile pensare a una svista, difficile immaginare che il capogruppo Renzi non abbia visto quella interpellanza o che abbia avuto un vuoto di memoria dimenticando di essere stato lui stesso a incaricare il sedicente diplomatico. Più facile, invece, pensare che dentro Repubblica Futura sia partita la resa dei conti e che un gruppo di consiglieri dello stesso partito abbia volutamente presentato un’interpellanza piuttosto delicata, sapendo già quale sarebbe stata la risposta.
Forse il vero “caso” non è in Qatar, come qualcuno vorrebbe far credere. È dentro Repubblica Futura, tra chi interroga, chi tace e chi finge di non ricordare.
Con stima,
Un lettore













