San Marino. Sindacati: ”Emendamenti riforma IGR: equità raggiunta!”

Le Organizzazioni Sindacali, con la loro proposta e con il sostegno determinante di lavoratori e pensionati, hanno dimostrato come i principi di proporzionalità delle spese Smac e delle relative detrazioni e la non discriminazione tra residenti e frontalieri potevano essere concretizzati nella riforma.
RSM 30 10 2025 – La valanga di sì dei Quadri Sindacali nell’Attivo di mercoledì 29 ottobre agli emendamenti scaturiti dal confronto tra Governo e Sindacato sulla riforma IGR, illustrati attraverso le relative tabelle esplicative, è stata il suggello di un lungo e complesso percorso culminato con un testo ridisegnato rispetto alla versione iniziale e improntato sui principi diequità e non discriminazione in base alla residenza.
Le Organizzazioni Sindacali esprimono grande soddisfazione per questo risultato, ottenuto grazie al tenace supporto fornito durante la mobilitazione, di questi mesi, da lavoratori, pensionati e dagli attivisti sindacali: a partire dalle assemblee intercategoriali, da due partecipatissimi scioperi generali, dai sit-in presso le sedi dei partiti di maggioranza. Queste iniziative, portate avanti in un clima di forte unità tra residenti e frontalieri hanno tenuto alta l’attenzione e convinto le forze di maggioranza che quella riforma andava profondamente modificata.
La proposta avanzata dal Sindacato è stata risolutiva, in quanto ha dimostrato, con la concretezza dei numeri, che i principi fondamentali sostenuti fin dall’inizio erano realizzabili, nell’interesse non solo dei lavoratori e dei pensionati, ma anche per conseguire un sistema fiscale equo.
Con gli emendamenti definiti nel confronto sono stati confermati sia la progressività della quota SMAC e delle relative detrazioni per le diverse fasce di reddito di lavoratori e pensionati, sia la non discriminazione in base alla residenza.
Un altro importante risultato è la possibilità di adesione parziale alla Smac, soprattutto per i tanti frontalieri che non riuscissero, così come oggi, a smaccare nel territorio sammarinese l’intero importo previsto in base ai redditi.
Fino ad oggi la gran parte degli stessi lavoratori frontalieri non ha aderito alla Smac né chiesto il rimborso spettante in base alla somma tracciata; con la riforma, sarà consentito, una volta acquisite tutte le informazioni relative alla soggettività delle quote SMAC e delle relative detrazioni fiscali, di poterle tarare su base individuale, tenendo conto altresì dell’aumento della componente carburanti, passata da 750 a 1500 euro.
Degno di nota, in particolare per i redditi più bassi, è anche il fatto che i residenti potranno computare le bollette all’interno della quantità di ‘smaccature’.
Grande soddisfazione anche per il fatto che i redditi lordi inferiori a 10.000 euro, continueranno a non dover smaccare e ad essere esenti da imposte, grazie al relativo bonus riconosciuto a tutti indistintamente.
È doveroso sottolineare il clima costruttivo registrato con i partiti di maggioranza, in particolare a seguito degli incontri svoltisi in occasione dei sit-in davanti alle loro sedi, e, più di recente, con il Segretario di Stato per le Finanze ed il suo staff, che hanno lavorato senza sosta alla stesura degli emendamenti ed alla predisposizione dei programmi informatici necessari per tradurre nel concreto le intese raggiunte.
Tutti gli attori politici hanno giudicato equilibrata la proposta sindacale, naturalmente con i vari aggiustamenti che sono poi stati concordati; ciò ha consentito di raggiungere questo importante risultato in così pochi giorni. In proposito, CSdL, CDLS e USL esprimono compiacimento per le 39 firme già apposte da parte dei Consiglieri di maggioranza, necessarie per la presentazione in Consiglio Grande e Generale degli emendamenti al testo approvato dalla Commissione Finanze.
Un grande plauso e riconoscimento va rivolto ai patronati delle OO.SS, che hanno lavorato alacremente e con grande competenza, in prima battuta per tradurre gli effetti dei vari testi presentati da Governo e maggioranza in tabelle comprensibili a tutti e, da ultimo, per concretizzare nei numeri le proposte sindacali, che si sono rivelate risolutive.
Ora le Organizzazioni Sindacali attendono che gliemendamenti vengano depositati e approvatidal Consiglio, per concludere positivamente questa lunga e faticosa vertenza, che gli storici sicuramente ricorderanno per la partecipazione senza precedenti di lavoratori, pensionati e cittadini agli scioperi generali del 23 settembre e del 7 ottobre scorsi.
CSdL – CDLS – USL