Cronaca. Falconara, l’ombra della vendetta familiare: anziano aggredito dopo abusi su una minore, il dramma in aula

A Falconara Marittima, un 77enne ha raccontato ieri in tribunale i dettagli di un’aggressione subita nel 2023, scatenata da presunti abusi su una ragazzina di 12 anni. Parte civile nel processo contro due familiari della minore, accusati di lesioni personali in concorso, l’uomo ha descritto un attacco violento che gli ha causato gravi danni permanenti.
L’episodio risale al 26 maggio 2023, quando secondo l’accusa l’anziano avrebbe avvicinato in modo inappropriato la dodicenne sotto il portone di un palazzo che frequentava regolarmente per gestire alcuni appartamenti. La procura ha contestato un bacio non consensuale, reato per cui l’uomo ha patteggiato una condanna a due anni di reclusione lo scorso primavera. La minore, sconvolta e in lacrime, ha confidato tutto ai parenti, innescando una reazione immediata.Il movente dell’aggressione, emerso chiaramente dalle indagini, sarebbe proprio la ricerca di una rivalsa per quanto accaduto alla bambina. Poco dopo l’incontro, lo zio della minore – non coinvolto nell’episodio violento – ha telefonato all’anziano invitandolo a recarsi sul posto con urgenza, sostenendo che era scoppiato un grave problema. L’uomo, che conosceva da tempo la famiglia e ha sempre negato intenzioni malevole, si è precipitato nell’edificio senza sospettare nulla.
Giunto sul luogo, ha udito una frase inequivocabile: i bambini e gli animali non si devono mai toccare. Subito dopo, secondo la sua ricostruzione, due uomini – un 40enne e un 38enne, ex marito e ex compagno della madre della ragazzina – gli si sono scagliati contro con una raffica di colpi da ogni direzione. Non ha avuto il tempo di difendersi: ha perso i sensi mentre tutto intorno diventava buio. Fortunatamente, gli agenti della polizia locale sono intervenuti in tempo per interrompere l’assalto.Trasportato d’urgenza in ospedale, il 77enne ha ricevuto una prognosi di trenta giorni per le fratture multiple al volto, in particolare nella zona mascellare e zigomatica. Le conseguenze sono state durature: per sei mesi ha sofferto di problemi alla vista e ha perso parzialmente l’udito, effetti che ancora oggi lo segnano profondamente. In aula, assistito dall’avvocato Riccardo Leonardi, ha rivissuto quei momenti con lucidità, sottolineando la brutalità dell’episodio.Anche la madre della minore ha deposto ieri, confermando di essere al corrente degli abusi subiti dalla figlia ma dichiarando di non avere alcun interesse per le sorti dell’aggressore e di non aver assistito alla scena. Gli imputati, difesi dagli avvocati Nicoletta Pelinga e Michele Boncristiano, non hanno commentato pubblicamente le accuse.
Il processo è stato rinviato al 5 febbraio prossimo, quando emergeranno ulteriori elementi per chiarire le responsabilità. Un caso che solleva interrogativi su impulsi vendicativi e conseguenze irreversibili, in un intreccio di dolore che continua a segnare la comunità di Falconara.