Il prof Stefano Zamagni, economista eminente della Scuola di Economia Civile e presidente onorario della Pontificia Accademia di Scienze Sociali, in diverse conferenze a cui ho partecipato, ha ricordato la debole posizione etica, in ambito nazionale e internazionale, del BANCHIERE, più in generale dell’UOMO D’AFFARI, del GESTORE DELLA FINANZA.

Egli ricorda il famoso articolo di Albert Carr, pubblicato nel 1968 da Harvard Business Revieuw, in cui afferma che nel gioco di strategia di business il bluffare del banchiere, dell’uomo della finanza è morale, cioè legittimo, perché questo soggetto si comporta come il giocatore nel poker, che frega gli altri per vincere. Deboli sono regole nazionali e internazionali che dicono al banchiere quali debbano essere le corrette regole del gioco del business, del gioco della finanza.
Zamagni attribuisce ad Albert Carr la grande influenza nell’aver diffuso il costume sociale che in finanza bisogna FREGARE, o BLUFFARE (significa ingannare qualcuno nelle carte o nella vita per ottenere un vantaggio) e ricorda sempre che tali comportamenti sono tollerati. Cita anche il filosofo e studioso di etica, JOHN LADD, che nel 1970 ha ampiamente criticato la separazione tra etica e pratiche istituzionali e professionali, sostenendo invece l’importanza di integrare principi etici nelle attività economiche e nelle stesse professioni liberali.
Accenno brevemente allo sviluppo di talune tesi economiche sul ruolo sociale dell’impresa e l’influenza che dovrebbero avere i fattori ESG nel business: ambiente, questione sociale e governance.
Questo relativismo etico nella strategia di business è all’origine dell’instabilità finanziaria del sistema capitalistico attuale, con il susseguirsi di diverse e gravi crisi economiche, a partire dal 1929 fino a giungere alla crisi dei mutui sub prime del 2008 ed oltre. L’economista Hyman P. Minsky che ha studiato il modello dell’instabilità finanziaria è stato in parte dimenticato e tenuto ai margini delle strategie di politica economica e di strategia finanziaria, come pure come l’economista inglese John Keynes.
Stanno dominando le teorie della scuola neoliberista o monetariste di Milton Friedman e del gruppo di Francoforte. Siamo arrivati all’ esaltazione dello Stato senza regole di Peter Thief, Noi stessi abbiamo importato il finanziere spagnolo per introdurre il DES (zone economiche speciali), politiche respinte dalla una parte della società civile sammarinese, in presenza di tanto tepore e condivisione di taluni rappresentanti istituzionali e politici. Le elités al potere hanno accettato la finanziarizzazione dell’economia con l’idea che la finanza speculativa possa creare molta più ricchezza e in termini assai più veloci dell’attività lavorativa.
Di fronte a tale scenario, diventa interessante ricordare che cosa l’Olanda, paradiso fiscale europeo, ha introdotto nella riforma finanziaria, dopo le intolleranti crisi bancarie e relativi salvataggi, L’OBBLIGO AI BANCHIERI E AGLI ASSICURATORI DI GIURARE DI METTERE GLI INTERESSI DEI LORO CLIENTI AL PRIMO POSTO.
Il ministro delle finanze olandese Jan Kees de Jager ha detto al parlamento olandese che in tal modo si ripristina l’autorità morale del settore. Non so se tale soluzione sia efficace, tuttavia rappresenta un passo in avanti nella difesa degli interessi nazionali e nella tutela dello stesso risparmio degli olandesi.
Se dall’Olanda, ritorniamo a San Marino, abbiamo l’obbligo a rispondere a due domande: perché San Marino attira solo finanzieri, che bonariamente possiamo definire creativi, esponenti di un capitalismo speculativo di basso livello, di cui non abbiamo la necessità. Abbiamo visto agire finanzieri dal Lussemburgo, dalla Spagna, dai Paesi dell’Est. Abbiamo visto esserci relazioni tra questi finanzieri ed esponenti politici nostrani. La società civile, costituita in Comitati Civici, ha saputo creare ostacoli ai loro progetti: default dello Stato, gestione di Zone Economiche Speciali (DES), acquisto della proprietà maggioritaria di una banca ad azionariato popolare. Perché la Repubblica attrae solo questi tipi di finanzieri?
Il secondo quesito si domanda se il nostro sistema economico assicura il libero accesso ai nuovi operatori, oppure ci sono barriere di tipo economico che bisogna versare? L’interrogativo è se il sistema corruttivo sia un fatto episodico o invece un dato di sistema. Le indagini giudiziarie in corso dovranno dare risposte anche a queste domande. Speriamo che i giudici lo facciamo!
In Italia il 28 ottobre il Presidente Mattarella ha chiesto di “tutelare il risparmio per favorire gli impieghi che ne accrescono il valore, creando condizioni affinché possa agire da leva fondamentale dell’economia”. A San Marino, quale organo istituzionale, dovrebbe esercitare tale indirizzo politico? Bisogna superare la convinzione che la tutela del risparmio, la politica economica, la politica bancaria e quella finanziaria debbano essere diretti e tutelati solo dagli organi tecnici (Banca Centrale, Vigilanza ed altro). Bisogna superare la convinzione che i problemi bancari siano questioni private, che il mercato, anzi la mano invisibile del mercato sia il meccanismo di regolarizzazione del sistema, mentre il potere politico rimane inattivo, nascosto, silente inerte ed opaco.
I vantati anticorpi sostenuti durante il Consiglio Grande e Generale sono deboli se i cittadini, che percepiscono i pericoli, devono difendersi da soli!!!!
2 novembre 2025
Orietta Ceccoli












