Rimini, un welfare in crisi tra denatalità e disuguaglianze: la Fondazione Carim chiama a raccolta il territorio

Un welfare territoriale sotto pressione, schiacciato tra denatalità, disuguaglianze crescenti e una spesa sempre più a carico delle famiglie. È questo il quadro allarmante che emerge dal Rapporto 2024 della Fondazione per la Sussidiarietà, che sarà presentato domani, 4 novembre, a Rimini. L’incontro, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, punta a chiamare a raccolta istituzioni, terzo settore ed economia per costruire risposte integrate a una crisi che investe l’intero sistema sociale.

Il Presidente Paolo Pasini

L’appuntamento è per le 10 alla Sala delle Feste di corso d’Augusto. L’iniziativa, intitolata ‘Sussidiarietà e… welfare territoriale’, è stata voluta dalla Fondazione Carim per creare un momento di confronto in una fase delicata. “Crediamo utile un confronto fra le esperienze perché la Comunità, in tutti i suoi aspetti, sia protagonista efficace di soluzioni integrate”, spiega in una nota il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, Paolo Pasini.

I dati del 18esimo rapporto nazionale, che sarà illustrato dal presidente della Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini, sono impietosi. L’Italia affronta un “inverno demografico” con una popolazione anziana destinata a raggiungere il 33% entro il 2050, mettendo a dura prova le reti familiari. Aumentano le disuguaglianze: il 5% delle famiglie detiene quasi la metà della ricchezza nazionale, mentre quasi il 10% della popolazione vive in povertà assoluta. Le criticità si riflettono sui servizi: meno del 30% dei bambini sotto i tre anni accede ai nidi, contro una media Ue del 37,9%, e oltre un quarto delle famiglie con persone disabili è a rischio esclusione sociale.

Un sistema che, oltre a non essere efficiente, non è nemmeno sostenibile. Il rapporto evidenzia come il 20% della spesa totale per il welfare sia a carico diretto delle tasche dei cittadini, la cosiddetta spesa “out of pocket”. In questo scenario, emerge con forza il ruolo dei ‘corpi intermedi’: dal 2016 le istituzioni non profit attive nel settore sono cresciute del 5,3%, rappresentando oggi quasi il 70% delle strutture che in Italia erogano servizi di welfare.

L’obiettivo dell’incontro di domani, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, del sindaco Jamil Sadegholvaad, dell’assessore Kristian Gianfreda e di rappresentanti di Ausl Romagna, Università e mondo imprenditoriale, è proprio quello di saldare questa rete. Come sottolineato dal presidente Pasini, la Fondazione non intende essere “solo un Ente erogatore, ma proporsi in modo proattivo” per unire le forze e progettare insieme il futuro del welfare riminese.