Cronaca. Furti in centro a Fano, un arresto durante i controlli della polizia

Svolta nelle indagini su una serie di furti che hanno colpito il centro di Fano. Un giovane del posto, già noto alle forze dell’ordine e ritenuto il responsabile di diversi episodi, è stato arrestato al termine di un’indagine condotta dal Commissariato locale. L’uomo è stato individuato e bloccato nel corso di un’operazione straordinaria di controllo del territorio.

L’operazione, denominata “Alto Impatto” e diretta dal dirigente del Commissariato Stefano Seretti, si è svolta negli ultimi giorni. Gli agenti, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia, di un’unità cinofila e della Polizia Locale di Fano, hanno istituito numerosi posti di blocco sulle principali arterie stradali e pattugliato attentamente sia il centro storico che alcune aree periferiche. Durante queste attività sono state identificate in totale 121 persone.

Proprio durante uno di questi controlli è stato rintracciato il giovane, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Il provvedimento era stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Pesaro su richiesta della Procura, a conclusione di un’attività investigativa nata per far luce su tre specifici furti avvenuti nel corso dell’anno nel cuore della città.

L’indagine dell’Ufficio Anticrimine di Fano ha collegato la sottrazione di cinque smartphone e denaro dallo spogliatoio di una struttura sportiva, ai danni di un gruppo di liceali in ora di educazione fisica, con un furto in una farmacia del centro e con il prelievo di contanti da un veicolo della Protezione civile. L’analisi delle immagini di videosorveglianza e il monitoraggio di alcuni soggetti frequentatori della zona hanno permesso agli investigatori di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del giovane, già conosciuto per reati legati alla tossicodipendenza.

Sulla base delle prove raccolte, la Procura ha richiesto e ottenuto dal G.I.P. l’emissione del provvedimento per furto aggravato. L’operazione “Alto Impatto” ha quindi consentito di rintracciare l’indagato e di eseguire la misura cautelare, ponendolo agli arresti domiciliari.