Serhii Kuznietsov, l’ex militare ucraino di 49 anni accusato di essere coinvolto nel sabotaggio dei gasdotti Nord Stream, ha iniziato uno sciopero della fame nel carcere di massima sicurezza italiano in cui si trova. La notizia è stata diffusa oggi dal suo legale, Nicola Canestrini, in segno di protesta contro le condizioni di detenzione e la recente decisione della giustizia italiana di concedere la sua estradizione in Germania.
La decisione di Kuznietsov arriva a pochi giorni dalla sentenza con cui la Corte di Appello di Bologna ha nuovamente autorizzato la sua consegna alle autorità tedesche. Il caso era tornato a Bologna dopo un rinvio della Corte di Cassazione. L’avvocato Canestrini ha già annunciato di voler presentare un nuovo ricorso alla Suprema Corte per bloccare il trasferimento. Kuznietsov era stato arrestato lo scorso agosto in provincia di Rimini in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dalla Germania.
Il legale ha reso noto che il suo assistito ha smesso di alimentarsi lo scorso 31 ottobre. La protesta, secondo l’avvocato, è un atto per rivendicare il rispetto dei suoi diritti fondamentali, tra cui condizioni di detenzione dignitose, un ambiente salubre e parità di trattamento rispetto agli altri detenuti per quanto riguarda le visite dei familiari e l’accesso alle informazioni. Un punto critico, sottolineato dal difensore, riguarda la mancata fornitura di una dieta compatibile con le condizioni di salute di Kuznietsov fin dal suo arresto, avvenuto il 22 agosto scorso, situazione che ne avrebbe aggravato lo stato fisico.
Canestrini ha definito lo sciopero della fame un segnale preoccupante, affermando che nessuna persona dovrebbe essere costretta a gesti così estremi per vedersi riconosciuti diritti elementari. Per questo, ha sollecitato un intervento urgente da parte della direzione del carcere e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria presso il Ministero della Giustizia, affinché vengano garantite condizioni detentive conformi ai principi costituzionali e alle normative internazionali.











