Cronaca. Santarcangelo, chiesta l’archiviazione per il femminicidio-suicidio: il messaggio d’addio del padre ai figli

La Procura di Rimini ha chiesto l’archiviazione per il femminicidio-suicidio che nel luglio 2024 sconvolse la comunità di Santarcangelo. A uccidere la moglie, Lorena Vezzosi, 51 anni, fu il marito, Stefano Del Re, 53 anni, che subito dopo si tolse la vita gettandosi con l’auto nel fiume Po.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri del Nucleo investigativo di Rimini, l’uomo salì in casa mentre il figlio quindicenne lo attendeva in auto. All’interno dell’abitazione aggredì la moglie, colpendola più volte con un’arma da punta e da taglio. In seguito, portò i due figli nella stanza d’albergo di Santarcangelo dove viveva da qualche mese, caricò il corpo senza vita della donna sulla sua Opel Corsa e si mise in viaggio verso Casalmaggiore, in provincia di Cremona, il luogo in cui la loro storia era iniziata.

Una testimone vide la vettura sfrecciare a forte velocità lungo una strada parallela al corso del Po, prima di finire nel fiume. Le immagini registrate dalle telecamere di un molo di attracco hanno confermato la dinamica.

Gli accertamenti tecnici, le registrazioni di videosorveglianza, i controlli dei transiti autostradali e le analisi dei Ris di Parma hanno consentito di chiarire ogni passaggio della tragedia. Il sostituto procuratore Luca Bertuzzi, titolare del fascicolo, ha chiesto al giudice per le indagini preliminari l’archiviazione del procedimento per estinzione del reato, in quanto l’autore del femminicidio è deceduto.

Secondo la Procura, il movente sarebbe legato all’incapacità dell’uomo di accettare la separazione e la nuova relazione intrapresa da Lorena. La coppia si era definitivamente lasciata a marzo 2024 e Del Re aveva lasciato la casa di via Terranova a maggio.

A conferma del delitto, anche il messaggio d’addio che l’uomo inviò al cellulare della moglie, in cui spiegava ai figli che la loro “storia speciale” terminava in quel momento e che entrambi li avevano amati profondamente.