Si è concluso ieri davanti al Tribunale di Forlì il processo di primo grado per due ventenni, membri di una banda specializzata in rapine e aggressioni. I giudici hanno emesso condanne pesanti: sette anni e dieci mesi per uno, sette anni e un mese per l’altro, riconoscendoli colpevoli di rapina, furto, lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale.
La vicenda giudiziaria è un capitolo dell’operazione che lo scorso marzo portò all’arresto di circa dieci giovani, in prevalenza di origine tunisina. Il gruppo era accusato di aver seminato il panico nella zona della stazione ferroviaria e vicino ad alcuni centri commerciali della città, con aggressioni spesso violente finalizzate a sottrarre smartphone, denaro, orologi e biciclette alle vittime.
Dei dieci arrestati, sei avevano già ricevuto una sentenza nei mesi passati. Per i due giovani giudicati ieri, il verdetto è arrivato nonostante la loro linea difensiva. Durante il dibattimento, entrambi hanno ammesso di far parte del gruppo, negando però ogni coinvolgimento diretto negli specifici reati contestati. Una tesi che non ha persuaso il collegio giudicante, orientato verso la condanna.
La sentenza attuale è di primo grado. Le motivazioni saranno depositate entro i prossimi sessanta giorni, termine dopo il quale la difesa avrà la possibilità di impugnare la decisione e presentare ricorso in Corte d’Appello.












