La Romagna si prepara ad accogliere uno degli eventi più simbolici in vista dei Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026: il passaggio della Fiamma Olimpica. Nel gennaio del 2026, il sacro fuoco attraverserà le principali città della regione, da Rimini a Bologna, in un percorso che vedrà protagonisti anche cittadini comuni. Tra loro ci sarà il riminese Attilio Baggioni, scelto come tedoforo per la sua toccante storia di rinascita e lotta contro la malattia.
L’evento si inserisce in un tour nazionale che coinvolgerà 110 province e 10.001 tedofori lungo 12mila chilometri. Il viaggio del fuoco olimpico in Emilia-Romagna inizierà il 5 gennaio 2026 dalla Riviera, con le prime tappe a Riccione e Rimini. Il giorno successivo, il 6 gennaio, la torcia farà sosta a Cesena, omaggiando la terra del campione di ciclismo Marco Pantani, per poi proseguire verso Forlì, Faenza e Imola, prima di raggiungere Bologna, città natale di un’altra leggenda degli sport invernali, Alberto Tomba.
Il percorso romagnolo continuerà il 7 gennaio toccando Cesenatico, Cervia e Ravenna, per poi dirigersi verso Comacchio e Ferrara. L’8 gennaio sarà la volta del cuore della Motor Valley, con passaggi a Maranello e Fiorano Modenese, e di altre città emiliane come Sassuolo, Reggio Emilia e Parma. La Fiamma farà ritorno in regione anche il 16 gennaio a Piacenza e il 19 a Brescello.
Tra i tedofori selezionati c’è anche Attilio Baggioni, 65enne di Bellariva. Per lui, ex dipendente Telecom da poco in pensione, la notizia è stata una sorpresa carica di emozione. Ha spiegato di aver partecipato al concorso quasi per caso e di considerare questa esperienza come il simbolo di una nuova fase della sua vita. La sua selezione non è casuale: Baggioni è stato scelto dopo aver raccontato la sua storia di tenacia e riscatto. Ha descritto un percorso che lo ha visto lottare per anni contro il diabete di tipo 1, il colesterolo e problemi cardiaci, riuscendo infine a ritrovare la salute e a perdere quasi venti chili.
Il percorso della Fiamma a Rimini si snoderà per circa sette chilometri, con un passaggio di torcia ogni 300 metri. L’evento non sarà solo una grande celebrazione dello sport, ma anche un momento per raccontare storie di ispirazione come quella di Attilio, che incarnano perfettamente i valori di tenacia e speranza dello spirito olimpico.











