Scuole aperte al pomeriggio per fare i compiti, ma anche per partecipare a laboratori di teatro, arte, sport e ambiente. È il progetto con cui il Comune di Riccione punta a contrastare la povertà educativa e a sostenere i preadolescenti, candidandosi a un importante bando della Regione per offrire nuove opportunità di crescita e socializzazione oltre l’orario scolastico. L’obiettivo è rafforzare la “comunità educante” che accompagna i ragazzi nel loro percorso.
La decisione è stata formalizzata con un atto di giunta, come annunciato oggi in un comunicato diffuso dall’amministrazione. L’iniziativa, condivisa con le dirigenze dei due Istituti comprensivi statali cittadini, mira a intercettare i fondi del programma regionale Fse+ 2021-2027 per la promozione del successo formativo. Un nuovo tassello nel percorso di sostegno ai giovani, come sottolineato dalla vicesindaca e assessora alle Politiche giovanili Sandra Villa, che unisce il monitoraggio del disagio alla promozione della partecipazione attiva.
Il Comune di Riccione parteciperà a entrambe le linee d’azione previste dal bando. La prima, rivolta all’orientamento degli studenti delle scuole superiori, vedrà il Comune aderire a un partenariato provinciale per prevenire l’abbandono scolastico. Il cuore dell’intervento riccionese riguarda però la seconda linea, dedicata agli alunni delle scuole secondarie di primo grado.
In collaborazione con gli istituti comprensivi n.1 e “Gianfranco Zavalloni”, si punta a tenere gli edifici scolastici aperti nel pomeriggio per attività extrascolastiche. Il piano si articola in tre filoni: un aiuto concreto per lo svolgimento dei compiti, laboratori per stimolare interessi e passioni, ed esperienze di volontariato. Le aree tematiche spazieranno dal teatro all’arte, dall’alfabetizzazione emotiva all’ecologia e allo sport. Pur essendo aperti a tutti, i percorsi saranno rivolti con un’attenzione particolare ai ragazzi con fragilità sociali, bisogni educativi speciali o minori opportunità di accesso a esperienze formative.
“Con questa delibera vogliamo dare un segnale concreto dell’attenzione che Riccione rivolge ai giovani”, spiega la vicesindaca Sandra Villa. “La scuola, da sola, non basta: serve una comunità che si faccia carico dei bisogni educativi, che accompagni i ragazzi nella crescita e che li aiuti a trovare fiducia nelle proprie capacità. Partecipare a entrambe le linee del bando significa lavorare su più fronti: da un lato migliorare l’orientamento scolastico, dall’altro offrire spazi e tempi nuovi in cui sperimentare attività educative. È un investimento sul futuro della città, perché una comunità che cresce insieme ai suoi ragazzi è una comunità più forte, solidale e consapevole”.











