Romagna. Rifiuti, il report di Hera: riciclo oltre il target Ue del 2030. “Risparmi di 43 euro a famiglia”

Un tasso di riciclo al 61%, che supera già oggi l’obiettivo fissato dall’Unione Europea per il 2030. E un conferimento in discarica ridotto al minimo: appena il 2,2% contro una media nazionale del 16%. Sono i risultati eccezionali presentati oggi dal Gruppo Hera nella 16esima edizione del report “Sulle tracce dei rifiuti”, una fotografia trasparente della gestione dei materiali raccolti nei 188 comuni serviti tra Emilia-Romagna, Marche, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Toscana. Un modello virtuoso, basato sull’economia circolare, che non solo aiuta l’ambiente ma si traduce in un risparmio concreto per i cittadini.

Il documento, i cui dati sono stati verificati da un ente terzo, traccia il percorso dei rifiuti conferiti dagli oltre 3,2 milioni di cittadini serviti dalla multiutility. In un comunicato diffuso oggi dal Gruppo Hera, emerge un sistema industriale integrato che nel 2024 ha permesso di raggiungere il 74,3% di raccolta differenziata, portando il tasso di riciclo dei principali rifiuti urbani al 61%, oltre il traguardo del 60% fissato da Bruxelles per il 2030.

Nel dettaglio, il viaggio dei materiali raccolti nel 2024 ha coinvolto 154 impianti di destinazione finale, di cui 135 dedicati al riciclo. Complessivamente, l’88% delle principali raccolte differenziate è stato avviato a effettivo recupero: il 73% tramite riciclo di materia e il restante 15% attraverso la valorizzazione energetica di ciò che non era possibile riciclare. Un esempio concreto arriva dal trattamento di 167 mila tonnellate di rifiuti organici e verde, trasformate in biometano e compost di qualità presso gli impianti del Gruppo. Anche gli oli esausti, grazie a 880 contenitori dedicati, hanno trovato nuova vita: lo scorso anno ne sono state raccolte e rigenerate oltre 1.000 tonnellate.

L’impegno del Gruppo non si ferma e guarda al futuro, con investimenti in impianti ad alto contenuto tecnologico. A Modena è in via di completamento una delle strutture più avanzate in Europa per il riciclo delle plastiche rigide, tra le più difficili da trattare. La controllata Aliplast, inoltre, è protagonista dell’impegno assunto da Hera con il programma internazionale “New Plastics Economy Global Commitment”, che punta a incrementare del 145% la produzione di plastica riciclata entro il 2030.

Un modello virtuoso che si fonda sulla collaborazione dei cittadini, supportati da strumenti come l’app “Il Rifiutologo”, scaricata da quasi un milione di utenti. Una responsabilità condivisa che porta benefici non solo ambientali, ma anche economici. La qualità della raccolta, infatti, si è tradotta in maggiori contributi del Conai e in ricavi dalla vendita dei materiali, che hanno permesso di contenere la bolletta dei rifiuti di 43 euro per famiglia, pari al 15% della spesa media.