Nell’udienza di ieri, 10 novembre 2025, davanti al Commissario della Legge prof. Vico Valentini, si è svolto il processo a carico di Piergiovanni Volpinari. Erano presenti il Procuratore del Fisco dott.ssa Giorgia Ugolini, il difensore avv. Luca Biagioli e lo stesso imputato.
Il procedimento, rubricato al n. 760/2023 RNR, riguardava il presunto reato di atti persecutori ai danni di una vicina. L’accusa prende avvio da una serie di episodi verificatisi lungo la stretta strada boschiva che collega le abitazioni dei due.
Secondo la querelante, Volpinari l’avrebbe ripetutamente ostacolata durante il transito, talvolta ponendosi con il proprio veicolo davanti al suo e procedendo a velocità molto ridotta, in modo da impedirle il sorpasso. Tra gli episodi più significativi viene ricordato quello del 15 giugno 2023, giorno successivo a un’udienza presso il Tribunale in cui la vicina aveva testimoniato in un diverso procedimento contro l’uomo: anche in tale occasione l’imputato l’avrebbe “accompagnata” fino a casa a passo d’uomo, costringendola a seguire la marcia della sua auto.
In aula la donna ha descritto una situazione di forte disagio, raccontando di aver avvertito un senso di controllo costante, legato sia alla presenza di una telecamera installata nei pressi dell’abitazione dell’uomo sia al fatto che lo stesso Volpinari la riprendesse con il cellulare. Proprio per questo avrebbe contattato più volte la Gendarmeria. Pur continuando a percorrere quella strada in auto, ha dichiarato di aver smesso di usarla a piedi per timore di incontrarlo. Non risulta, tuttavia, che la donna abbia mai richiesto certificazioni mediche relative a stati d’ansia.
Nel corso della discussione, il Procuratore del Fisco dott.ssa Ugolini ha riconosciuto il carattere spiacevole della vicenda, ma ha evidenziato come gli episodi, pur ripetuti, non avessero prodotto un concreto stravolgimento delle abitudini di vita dell’interessata, sottolineando l’assenza di minacce dirette e di un intento persecutorio pienamente dimostrato. Per tali ragioni, il Pubblico Ministero non ha ritenuto di formulare una richiesta di condanna.
Di segno opposto la valutazione del giudicante. All’esito dell’istruttoria, il Commissario della Legge ha pronunciato sentenza dichiarando Piergiovanni Volpinari colpevole del reato a lui contestato, ovvero atti persecutori ai sensi dell’art. 181-bis c.p., per le condotte poste in essere nei confronti della vicina.
L’imputato è stato pertanto condannato alla pena della prigionia di un mese e a 150 euro di multa, oltre al pagamento delle spese di giudizio. Gli sono stati inoltre concessi i benefici della sospensione condizionale della pena e della non menzione.
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