Rimini. Cinque nuove intitolazioni: la Prima Commissione Consiliare celebra memoria civile e sociale della città

 

La Prima Commissione Consiliare Permanente ha approvato questa mattina all’unanimità l’intitolazione di cinque spazi pubblici della città, tra rotonde, giardini e piazzette. Un gesto che arricchisce la toponomastica cittadina e rafforza il legame di Rimini con la memoria storica, culturale e sociale del Paese, rendendo omaggio a personalità che hanno lasciato un segno profondo nella storia italiana e alle comunità che hanno contribuito alla crescita della città.

Tra le nuove intitolazioni spicca la rotonda Mike Bongiorno, situata tra via John Lennon, via Elvis Presley e via Fabio Tombari. Il celebre conduttore televisivo, nato a New York nel 1924 e scomparso nel 2009, è ricordato non solo come uno dei volti più amati della televisione italiana, ma anche per il suo impegno durante la Resistenza. Catturato dalla Gestapo mentre svolgeva attività di staffetta tra le formazioni partigiane e gli Alleati, fu deportato nei campi di concentramento di Bolzano, Reichenau e Spittal, dai quali riuscì a uscire nel gennaio 1945 grazie a uno scambio di prigionieri. La sua esperienza di deportazione, narrata nel volume di memorie La versione di Mike, rappresenta una testimonianza preziosa di quegli anni bui.

Un’altra intitolazione di grande significato è la rotonda Carla Ravaioli, posta tra via Girolamo Savonarola e via Riccardo Ravegnani. Nata a Rimini nel 1923 e scomparsa nel 2014, Carla Ravaioli è stata giornalista, saggista, senatrice e una delle voci più autorevoli del femminismo italiano. Nel 2006 le fu assegnato il Sigismondo d’Oro, la prestigiosa onorificenza cittadina, per l’impegno civile, per essere stata tra le anticipatrici di una nuova sensibilità verso la condizione femminile e per la costante attività condotta a favore della diffusione di una cultura ambientalista. Autrice del celebre saggio La donna contro se stessa (1969), ha saputo tradurre un disagio privato in un’urgenza sociale e politica, aprendo una breccia nel dibattito femminista dell’epoca. La sua riflessione critica su temi come la condizione femminile, il consumismo, l’ambiente e la giustizia sociale l’ha resa un punto di riferimento per generazioni di donne e intellettuali.

Nel quartiere Ina Casa, in via Matteo Tosi, sorgeranno i giardini Ariodante Schiavoncini, dedicati al partigiano e scrittore riminese scomparso nel 2013. Nato nel 1922, Schiavoncini partecipò attivamente alla Resistenza nella Brigata Garibaldi Natisone con il nome di battaglia “Aquila”. Tornato alla vita civile, si dedicò per sessant’anni alla politica come attivista di base e all’impegno nell’ANPI, incontrando studenti e giovani per trasmettere la memoria della lotta per la libertà. Autore di diverse opere letterarie che spaziano tra memoria storica e riflessione sociale, Schiavoncini ha contribuito allo sviluppo del quartiere Ina Casa, promuovendo la nascita del circolo ricreativo dedicato ad Olga Bondi, della polisportiva Zeta e di una delle più importanti Case del popolo della città.

Il tratto 6 del Parco del Mare, da piazzale don Giancarlo Ugolini a viale Siracusa, sarà intitolato a Renato De Donato, fondatore della Publiphono Rimini. Nato a Napoli nel 1909 e scomparso nel 1971, De Donato realizzò nel 1946, insieme al giovane giornalista Sergio Zavoli, “Voci della Città”, un quotidiano radiofonico di informazione e pubblicità diffuso attraverso altoparlanti in piazza Cavour. Da quell’intuizione nacque la Publiphono, servizio che dal 1952 accompagna l’estate riminese con annunci pubblici, ricerca di bambini smarriti e comunicazioni istituzionali lungo i 15 chilometri di spiaggia. Un servizio che ha ritrovato circa 130mila persone tra bambini e anziani e che è diventato parte integrante dell’identità turistica della città.

Infine, in via San Salvatore, nasce la Piazzetta degli Ascolani – Comunità marchigiana in Rimini, un riconoscimento alla comunità proveniente da Ascoli Piceno che nel corso dei decenni ha contribuito alla vita sociale, economica e culturale della città, testimoniando i legami profondi tra Rimini e le Marche.

“Queste nuove intitolazioni rappresentano un atto di memoria collettiva verso chi ha saputo incarnare valori fondamentali – commenta l’assessore alla toponomastica Francesco Bragagni: partigiani, intellettuali, innovatori della comunicazione, protagonisti della cultura popolare e di un forte radicamento. La toponomastica non è solo un elenco di nomi sulle targhe, ma un grande racconto collettivo che rinnova un pezzo della nostra memoria e rende omaggio a persone e comunità che hanno saputo lasciare un’impronta duratura nella storia della città”.

Comune di Rimini