Si avvia verso la conclusione il processo per l’omicidio del sedicenne Fallou Sall, ucciso a Bologna nel settembre del 2024. Con la chiusura della fase istruttoria avvenuta ieri, la sentenza è ora attesa per il 15 dicembre. L’ultima udienza è stata segnata da un momento di forte commozione, quando la madre del coetaneo imputato per il delitto ha chiesto scusa ai genitori della vittima.
Nella giornata di ieri, presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, si è infatti chiusa la fase dibattimentale dopo l’ascolto degli ultimi tre testimoni. Il calendario del processo, che si svolge con rito ordinario, prevede ora l’inizio della discussione per il 1 dicembre, seguito dalle repliche e dalla camera di consiglio che porterà al verdetto il 15 dicembre.
L’udienza di ieri è stata caratterizzata dalla testimonianza della madre del giovane imputato, collegato in videoconferenza. La donna ha esordito porgendo le sue scuse ai genitori di Fallou Sall, assistiti dall’avvocata Loredana Pastore, dopo che lo stesso figlio aveva già espresso il suo rammarico in una precedente fase del processo. La donna ha poi descritto il figlio come un ragazzo normale che, a suo dire, era vittima di vessazioni. Questa posizione si allinea alla strategia difensiva, sostenuta dall’avvocato Pietro Gabriele, che punta a dimostrare la legittima difesa.
Il giovane sotto accusa deve rispondere non solo dell’omicidio di Fallou Sall, ma anche del tentato omicidio di un amico della vittima, un diciassettenne di origine bengalese. La tragedia avvenne infatti in via Piave il 4 settembre 2024, quando Fallou intervenne per difendere l’amico da screzi pregressi con l’imputato. La posizione del diciassettenne, a sua volta accusato di lesioni e molestie, è stata stralciata dopo la sua ammissione alla messa alla prova.
Tra i testimoni ascoltati ieri figura anche l’istruttore della palestra dove l’imputato ha praticato pugilato per circa un anno e mezzo. I giudici hanno infine sciolto la riserva su una richiesta della difesa, respingendo l’istanza di effettuare un sopralluogo in via Piave per un esperimento giudiziale volto a ricostruire la dinamica dei fatti.











