San Marino. Comites: seconda edizione del convegno “Italiani a San Marino” con tema “Vivere, Lavorare e Studiare in Repubblica”

La comunità italiana a San Marino è parte integrante della Repubblica di San Marino. Nei numeri sicuramente, essendo composta da residenti e soggiornanti (circa 16.500 i cittadini registrati all’AIRE, di cui però molti con doppia cittadinanza sammarinese) oltre ai lavoratori frontalieri (oltre 8.500 di media nel 2025). Ma anche a livello sociale ed economico. Proprio questi ultimi due aspetti sono stati al centro delle relazioni dei rappresentanti delle massime istituzioni che si occupano di “Vivere, lavorare e studiare in Repubblica”, titolo della seconda edizione di “Italiani a San Marino”, il convegno ideato e organizzato da San Marino Fixing in collaborazione e con il sostegno del Comites San Marino, svoltosi lo scorso 6 novembre davanti a una sala Montelupo gremita di persone. Tra loro moltissimi italiani residenti, ma anche lavoratori frontalieri e rappresentanti delle parti politiche e sociali sia di San Marino che della vicina Italia. 

Il tema, del resto, è ampiamente trasversale a tanti ambiti, come ha ribadito più volte il Direttore di San Marino Fixing, Daniele Bartolucci, chiamato a presentare e moderare l’evento, e come hanno dimostrato i relatori stessi, presentando interazioni spesso non così palesi, come ad esempio quelle che sono emerse con l’Università di San Marino, “new entry” sul palco rispetto alla prima edizione. Gli studenti italiani, infatti, rappresentano la maggioranza degli iscritti così come del corpo docente, ha spiegato il Direttore Generale Laura Gobbi. E sono in crescita. Un dato positivo, dunque, che però mette in luce alcune difficoltà, a partire dall’esigenza di ospitare i fuori sede: l’urgenza di pianificare uno Studentato è ormai nota a tutti. Ma c’è dell’altro: l’Università ha ricevuto diverse richieste anche da fuori Italia e da fuori Europa, confermandosi un centro di attrazione per San Marino di giovani qualificati che, in prospettiva, potrebbero diventare anche forza lavoro super qualificata da mantenere in territorio.
Aumento degli studenti così come degli iscritti all’AIRE, per cui, di conseguenza, anche dei servizi consolari che l’Ambasciata d’Italia eroga quotidianamente, ha spiegato l’Ambasciatore Fabrizio Colaceci nel suo intervento, riepilogandoli uno ad uno e annunciando nuovi progetti e potenzialità (in particolare gli strumenti digitali) in arrivo.
Servizi che fanno rima con diritti, su cui i Segretari agli Affari Esteri, Luca Beccari, e agli Affari Interni, Andrea Belluzzi, hanno dato garanzie importanti sulla loro tutela, sia oggi che nella prospettiva europea con l’Accordo di Associazione: “Un’opportunità di sviluppo epocale”, ha commentato il Segretario Belluzzi, “con cui dopo tanti anni saremo in grado di dare alla generazione successiva una prospettiva migliore di quella che abbiamo avuto noi. E questo vale per i sammarinesi come per gli italiani residenti e i lavoratori frontalieri”.
Lavoratori che, comunque, attendono con estrema attenzione gli sviluppi delle questioni più critiche, come le vertenze con l’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda gli ex frontalieri ora pensionati, ma anche la possibilità di vedersi riconoscere i diritti della Legge 104 pur lavorando all’estero, come ha ricordato approfonditamente il vice Presidente del CSIR-Consiglio Sindacale Interregionale Repubblica di San Marino-Emilia Romagna-Marche, Alessandro Stacchini.
“Un evento inedito”, ha quindi concluso il Presidente del Comites San Marino, Alessandro Amadei, “in cui si affrontano tematiche di questa portata mettendo allo stesso tavolo i rappresentanti delle più alte istituzioni sammarinesi e italiane. Un’iniziativa che sosteniamo con convinzione, avendo il Comites come scopo sociale proprio quello di informare la comunità degli italiani a San Marino”.

Si ricorda infine che il convegno ha ottenuto per questa seconda edizione il patrocinio delle Segreterie di Stato agli Affari Esteri e agli Affari Interni, dell’Ambasciata d’Italia a San Marino e dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino.

Comunicato stampa – Comites San Marino