Si apre un nuovo capitolo nella vicenda della tragica morte dei tre fratelli schiacciati da un silos in un’azienda agricola di Bertinoro. La famiglia delle giovani vittime ha avviato un percorso per ottenere un risarcimento, con una richiesta di quattro milioni di euro avanzata alla compagnia assicurativa. La giustizia civile ha concesso tempo alle parti per trovare un accordo, rinviando la prossima udienza.
La richiesta economica è stata formalizzata nell’ambito della causa civile e quantifica il danno subito dai genitori, per i quali si chiede un milione e mezzo di euro ciascuno, e dal fratello superstite, a cui andrebbe un milione. La somma si basa sui parametri utilizzati per calcolare il valore della perdita di un legame familiare in casi di tale gravità.
La tragedia risale al 7 aprile 2023, quando Fatima di 18 anni, Ousama di 14 e la piccola Marva di 10 persero la vita nel cortile dell’azienda agricola. I tre si trovavano a bordo di un’auto guidata dallo zio quando il veicolo urtò la base di un silos per mangimi. L’impatto fu sufficiente a far cedere la pesante struttura, che collassò sulla vettura, non lasciando scampo ai ragazzi.
Sul fronte giudiziario, la vicenda prosegue su due binari distinti. Il procedimento penale vede indagati per omicidio colposo il rappresentante legale dell’azienda e lo zio delle vittime, alla guida dell’auto. Parallelamente, nel procedimento civile, il giudice ha autorizzato l’avvio di una trattativa extragiudiziale tra la famiglia e l’assicurazione. Per consentire questo dialogo, l’udienza è stata aggiornata al 29 gennaio 2026.
L’eventuale accordo sul risarcimento economico chiuderebbe la partita civile, ma non avrebbe alcuna influenza sul processo penale. Quest’ultimo, infatti, continuerà il suo corso in modo autonomo per accertare le responsabilità penali legate al drammatico incidente che ha spezzato tre giovani vite.












