Un detenuto italiano di 23 anni, recluso nel carcere della Dozza di Bologna per reati legati alla droga, ha tentato il suicidio ma è stato salvato grazie al tempestivo intervento degli agenti della Polizia Penitenziaria. L’episodio è avvenuto oggi all’interno dell’istituto penitenziario.
Secondo quanto ricostruito, il giovane ha provato a impiccarsi all’interno della sua cella. La prontezza del personale di sorveglianza si è rivelata fondamentale per sventare la tragedia e salvargli la vita, intervenendo prima che fosse troppo tardi.
La vicenda ha acceso nuovamente i riflettori sulla difficile realtà carceraria, portando a un intervento del Sappe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. Per voce del vicesegretario regionale Francesco Borrelli e dei dirigenti nazionali Giovanni Battista Durante e Francesco Campobasso, l’organizzazione sindacale ha chiesto il riconoscimento di una ricompensa per gli agenti protagonisti del salvataggio, come previsto dall’ordinamento.
Il Sappe ha inoltre colto l’occasione per ricordare un dato significativo: ogni anno il personale della Polizia Penitenziaria riesce a sventare circa 1.700 tentativi di suicidio all’interno degli istituti penitenziari italiani, un numero che testimonia la criticità della situazione e il ruolo cruciale degli agenti nella gestione di queste emergenze.












