Si apre una settimana decisiva in vista delle elezioni regionali che si terranno il 23 e 24 novembre. I cittadini di Campania, Puglia e Veneto saranno chiamati alle urne per rinnovare i rispettivi Consigli regionali e scegliere i nuovi presidenti. Le campagne elettorali entrano nella fase finale, tra comizi, candidature e polemiche.
In Campania, la sfida principale vede contrapposti Edmondo Cirielli per il centrodestra e Roberto Fico per il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle. Cirielli, vice ministro degli Esteri e coordinatore di Fratelli d’Italia, è il candidato di una coalizione che ha tenuto il suo comizio di chiusura venerdì scorso. Dall’altra parte, l’ex presidente della Camera, Roberto Fico, ha ottenuto il sostegno sia del Partito Democratico di Elly Schlein sia del presidente uscente Vincenzo De Luca. La campagna si è però infiammata con gli attacchi di Fratelli d’Italia a Fico, accusato di aver usufruito di una sanatoria per la sua casa al Circeo e di avere una barca ormeggiata abusivamente. L’ufficio stampa di Fico ha replicato che la richiesta di sanatoria fu presentata dal precedente proprietario negli anni ’80, mentre il deputato M5S Agostino Santillo ha definito le accuse come invenzioni di un centrodestra in difficoltà.
In Veneto, il clima appare meno conflittuale. Il centrodestra, guidato dalla Lega, punta su Alberto Stefani, vice segretario del partito. Il leader leghista Matteo Salvini si è detto fiducioso, prevedendo per il suo candidato un risultato superiore al 60%. Il principale sfidante di Stefani sarà Giovanni Manildo del Partito Democratico, avvocato ed ex sindaco di Treviso.
In Puglia, la corsa sembra favorire l’ex sindaco di Bari Antonio Decaro, candidato per il Partito Democratico. Il suo principale avversario sarà Luigi Lobuono, un imprenditore che già nel 2004 si era candidato a sindaco di Bari, venendo però sconfitto da Michele Emiliano.
Mentre le Regioni si preparano al voto, a Roma l’attenzione del governo è concentrata sulla manovra finanziaria. La Lega insiste sulla questione delle pensioni e ha presentato un emendamento, tra i quasi 5.500 depositati, per bloccare l’aumento di tre mesi dell’età pensionabile previsto per il 2027 e 2028. Fratelli d’Italia, invece, lavora a un disegno di legge separato per obbligare i lavoratori dei trasporti a dichiarare in anticipo la propria adesione agli scioperi.












