Un folle inseguimento nella notte a San Matteo della Decima, nel Bolognese. Un uomo albanese di 32 anni, alla guida di un’auto, non si è fermato a un posto di blocco dei Carabinieri e si è dato alla fuga ad alta velocità, terminando la sua corsa contro il cancello di un’abitazione. Dopo aver aggredito i militari nel tentativo di scappare, è stato arrestato con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Uno dei carabinieri è rimasto ferito.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Compagnia di San Giovanni in Persiceto, che hanno diffuso oggi la notizia, tutto è iniziato quando una pattuglia del Nucleo Radiomobile ha intimato l’alt a un’Alfa Romeo Tonale. Il conducente, invece di fermarsi, ha pigiato sull’acceleratore, innescando un pericoloso inseguimento tra le strade della frazione, mettendo a rischio la sicurezza degli altri utenti.
La fuga è durata poche centinaia di metri ed è terminata bruscamente in via Vincenzo Monti. Lì, l’automobilista ha perso il controllo del mezzo ed è andato a schiantarsi contro la recinzione di una casa privata. Raggiunto immediatamente dai militari, l’uomo non si è arreso: è sceso dall’auto e, nel tentativo di proseguire la sua fuga a piedi, ha aggredito i carabinieri opponendo una violenta resistenza. Nonostante la colluttazione, i militari sono riusciti a bloccarlo e a identificarlo: si tratta di un 32enne di origine albanese, senza fissa dimora.
A rendere ancora più sospetta la sua condotta sono stati gli oggetti ritrovati all’interno dell’auto, che è risultata noleggiata da un’altra persona. Nell’abitacolo i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato una ricetrasmittente e diversi arnesi da scasso, materiale che fa ipotizzare il coinvolgimento dell’uomo in attività criminali.
Nell’aggressione, uno dei due carabinieri ha riportato lesioni ed è stato soccorso dai sanitari del 118, che lo hanno medicato e dimesso con una prognosi di otto giorni. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 32enne è stato arrestato e condotto davanti al Tribunale per essere processato con rito direttissimo.












