San Marino, riforma IGR, la CSDL difende l’IGR e lancia un simulatore per i lavoratori

A San Marino si accende il dibattito sulla nuova riforma dell’Imposta Generale sui Redditi (IGR). Ieri, la Confederazione Sammarinese del Lavoro (CSDL) ha replicato alle accuse di iniquità mosse da ANIS, l’associazione degli industriali, difendendo un provvedimento che, secondo il sindacato, grava su chi ha visto aumentare i propri redditi negli ultimi anni. Contemporaneamente, la CSDL ha annunciato uno strumento pratico per aiutare lavoratori e pensionati a orientarsi nelle nuove regole fiscali.

Durante un incontro con i quadri sindacali svoltosi ieri, il segretario della CSDL, Enzo Merlini, ha risposto direttamente alle critiche di ANIS. Merlini ha sottolineato come la riforma vada a incidere su quelle categorie che, a differenza di lavoratori dipendenti e pensionati, hanno registrato un aumento dei propri redditi nell’ultimo decennio. La logica del sindacato, ha spiegato, è che se era necessario un aumento del prelievo, questo non doveva ricadere su chi ha già subito una contrazione delle proprie entrate.

Con l’entrata in vigore della riforma fissata per il prossimo 1° gennaio, la CSU ha messo a punto un software di simulazione. Questo programma, illustrato ai rappresentanti sindacali, permetterà a ogni lavoratore e pensionato di calcolare l’impatto individuale della nuova IGR. Lo strumento è pensato per aiutare i cittadini a fare una scelta consapevole riguardo all’adesione, totale o parziale, al sistema SMAC per il 2026, un’opzione che può ridurre significativamente o addirittura azzerare l’aumento del carico fiscale. Merlini ha infatti avvertito che chi non aderirà al sistema si troverà ad affrontare un considerevole aumento delle imposte.

Proprio in merito a questa scelta, Merlini ha sollevato una preoccupazione. Ha riferito che sarebbero in corso pressioni da parte di alcune aziende per spingere i lavoratori a decidere in tempi brevi sull’adesione per il prossimo anno. Per questo motivo, il sindacato ha annunciato che chiederà formalmente alle associazioni di categoria di concedere più tempo ai dipendenti, estendendo la scadenza per la decisione almeno fino a febbraio o marzo del 2026, in modo da consentire una campagna informativa capillare.

Il segretario della CSDL ha infine espresso soddisfazione per il risultato ottenuto con la mobilitazione di lavoratori e dirigenti sindacali. Nonostante la polemica attuale, Merlini ha auspicato che in futuro si possa aprire un confronto costruttivo con gli industriali su temi di interesse comune, come il risanamento del bilancio dello Stato e la gestione del debito pubblico.