La CSdL rilancia la disponibilità ad elaborare proiezioni individualizzate, attraverso il programma di simulazione messo a punto dal patronato della CSU; consente di decidere con cognizione di causa se aderire, e in quale misura, alle detrazioni SMAC. Già molti lavoratori, residenti e frontalieri, e pensionati, stanno usufruendo di questo servizio, a cui si accede su appuntamento chiamando o scrivendo via e-mail alla CSdL
L’enorme differenza tra la legge discussa in prima lettura consigliare ed il testo finale della riforma IGR, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026, è stata l’incipit da cui è scaturito il dibattito nell’Attivo dei Delegati e Rappresentanti sindacali della CSdL, riunito lunedì 17 novembre presso la sala Joe Cassar di Borgo Maggiore.
Questo risultato è stato raggiunto grazie alla massiccia partecipazione dei lavoratori, pensionati e cittadini, ai due scioperi generali e alla costante presenza dei Rappresentanti sindacali alle iniziative di mobilitazione, tra cui i sit-in davanti alle sedi dei partiti di maggioranza, in concomitanza con i relativi incontri.
La riunione di lunedì scorso è stata anche l’occasione per ringraziarli del loro ruolo attivo e del grande supporto fornito alla delegazione che sedeva ai tavoli della trattativa; avere alle spalle un sostegno così forte, è stato fondamentale per portare avanti una negoziazione molto difficile e complessa, che ha cambiato passo con la presentazione della proposta formulata dal sindacato.
Al contempo, il Segretario CSdL Enzo Merlini ha illustrato il programma di simulazione realizzato dal patronato CSU, che consente ad ogni lavoratore dipendente o pensionato di verificare gli effetti della riforma sulla base del proprio reddito.
È necessario che la simulazione venga svolta individualmente, sia per motivi di privacy, sia perché la situazione cambia in maniera significativa da caso a caso.
Tra gli aspetti messi in evidenza, l’aumento della quota di tracciature SMAC a parità di reddito stabilito dalla riforma, che per i residenti è compensata – in particolare per i redditi bassi – dall’incidenza delle utenze domestiche, e dall’aumento della quota smaccabile per i carburanti, passata da 750 a 1.500 euro, a beneficio anche dei lavoratori frontalieri, così come le assicurazioni ramo danni a cose e persone.
Nello stesso Attivo è stato rivolto un appello particolare al fine di rendere edotti coloro che nel 2025 non hanno aderito alla quota SMAC, delle conseguenze di una eventuale conferma di tale scelta: ci si ritroverebbe, in particolare per i redditi medio bassi, come si evince dalla tabella allegata, con una trattenuta consistente nella busta paga di gennaio. È importante che ogni contribuente conosca la somma da documentare con la SMAC per ridurre al minimo, fino ad azzerare questo impatto.
Un appello è stato rivolto anche ai datori di lavoro, affinché a tutti i lavoratori sia consentito, almeno nei primi due/tre mesi del 2026, anche di cambiare idea e valutare fino in fondo se aderire, in maniera piena o parziale, alle detrazioni SMAC.
Questo tempo è necessario affinché la campagna di informazione possa essere la più capillare e completa possibile: tale scelta si eserciterà infatti indicando l’importo della detrazione fiscale corrispondente alla quota SMAC realisticamente spendibile, variabili in base ai redditi, e non la somma che si ipotizza di tracciare.
In definitiva, chiedendo un appuntamento alla CSdL per valutare la propria posizione personale a seguito della riforma IGR, i lavoratori e i pensionati possono ricevere risposte ad una serie di domande, tra cui:
– Qual è la quota SMAC totale da spendere in relazione al proprio reddito per ottenere il massimo beneficio fiscale, e cosa accade se non si raggiunge tale importo?
– Cosa comporta invece l’adesione parziale alla stessa quota SMAC, possibilità questa introdotta dalla nuova legge?
– Quali effetti si producono dando la conferma o meno di non aderire alla quota SMAC?
– Se non si ha aderito nel 2025 alle deduzioni SMAC, ma la si è comunque utilizzata, quanto si può eventualmente recuperare?
Chi è interessato può chiamare la CSdL il numero 0549 962060 o inviare una e-mail a info@csdl.sm.
Tabella allegata: L’effetto riforma sui lavoratori dipendenti, residenti e non residenti, che nel 2025 non hanno aderito alla SMAC, estrapolata dalle tabelle pubblicate sul sito CSdL. Anche la corrispondente tabella relativa ai pensionati, solo residenti, è visibile sul sito
Comunicato stampa – CSdL












