Riccione, 18 novembre 2025 — Due uomini, di 57 e 60 anni, entrambi con precedenti penali e residenti nel riminese, sono stati ufficialmente indagati per aver appiccato il fuoco all’auto al noto criminalista Davide Barzan. L’incendio, avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 maggio scorso lungo viale Diaz, ha causato la completa distruzione del veicolo e danneggiato altre tre automobili e alcuni cassonetti dell’immondizia nelle vicinanze. Fortunatamente, l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato che le fiamme si propagassero ulteriormente, limitando i danni.
Le forze dell’ordine di Riccione, dopo mesi di indagini, hanno portato a termine le misure cautelari. Gli investigatori hanno analizzato dettagliatamente i tabulati telefonici, visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza e condotto attività di pedinamento e osservazione, portando all’identificazione e all’arresto dei due sospettati. Secondo le ricostruzioni, i due sono arrivati in viale Diaz a bordo di un’Audi A5. Il 57enne, ritenuto l’autore materiale dell’incendio, avrebbe agito in modo intenzionale come atto intimidatorio, motivato da un danno economico ingente subito in passato. La presenza del 60enne, che si trovava già ai domiciliari, sembra essere legata a questa vicenda come complici o supporto logistico.
L’indagine si inserisce in un quadro più ampio di attività investigative tese a contrastare comportamenti intimidatori e delinquenziali nel territorio di Riccione, evidenziando come le forze dell’ordine abbiano intensificato i controlli nelle zone più sensibili. La Procura ha annunciato che proseguiranno le verifiche per accertare eventuali collegamenti con altri episodi simili e per chiarire le motivazioni alla base di questa intimidazione.












