Cronaca. Scontro tra treni del dicembre 2023 a Faenza, il macchinista verso il processo per disastro colposo

È stata fissata per l’inizio del prossimo anno l’udienza preliminare per il disastro ferroviario avvenuto a Faenza nel dicembre 2023. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per il macchinista del treno Frecciarossa coinvolto nello scontro, un uomo di 45 anni di Marcon, accusato di disastro ferroviario colposo.

L’incidente, avvenuto il 10 dicembre 2023, vide il Frecciarossa Lecce-Venezia urtare un treno regionale fermo sulla stessa linea. Secondo la ricostruzione dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, dopo un arresto causato dall’attivazione di un dispositivo di sicurezza, il convoglio ad alta velocità iniziò a retrocedere per circa 800 metri, finendo per impattare contro il treno regionale che attendeva a un segnale rosso. A bordo dei due treni c’erano circa 460 persone; sei di loro rimasero ferite in modo lieve.

Le indagini condotte dalla Procura hanno cercato di chiarire ogni dettaglio della dinamica. Sono stati posti sotto sequestro i dispositivi elettronici del macchinista, come telefoni e tablet, oltre ai libri di bordo di entrambi i convogli. L’analisi tecnica ha evidenziato che, dopo l’arresto, il Frecciarossa avrebbe cominciato a muoversi all’indietro a causa della leggera pendenza del tratto ferroviario, senza che il macchinista riuscisse a riprendere il controllo del mezzo prima della collisione.

Durante la prossima udienza preliminare, il giudice dovrà valutare gli elementi raccolti e decidere se accogliere la richiesta della Procura, disponendo il rinvio a giudizio. In caso affermativo, si aprirà un processo penale per accertare le precise responsabilità e stabilire se all’origine dello scontro vi siano stati un errore umano, un’anomalia tecnica o una combinazione di entrambi i fattori.