San Marino, dalle prigioni della Torre alla musica della libertà: il progetto per le scuole

Trasformare le antiche prigioni della Prima Torre in un laboratorio di musica, arte e riflessione civica. È l’originale percorso didattico che ha coinvolto i bambini delle classi quinte delle scuole elementari di Chiesanuova e di Falciano, culminato lunedì scorso in uno spettacolo-restituzione per le famiglie all’auditorium dell’Istituto Musicale Sammarinese. L’iniziativa, promossa dagli Istituti Culturali, ha utilizzato il linguaggio universale delle arti per esplorare un pezzo di storia del Titano e affrontare grandi temi come la libertà e la reclusione.

Il progetto, intitolato “Dalla Torre il paesaggio è musica sospesa”, è stato realizzato in sinergia tra le sezioni Didattica e Archeologica dei Musei di Stato, l’Istituto Musicale Sammarinese e il professor Nicola Cucchiaro. L’idea di fondo, come spiegato in una nota diffusa dagli Istituti Culturali, era quella di aprire i confini della scuola per immergere gli studenti nel paesaggio culturale e monumentale del proprio territorio, facendolo risuonare attraverso la musica e le arti visive.

Il cuore dell’esperienza è stata la visita diretta alla Prima Torre, con un’attenzione particolare alla casermetta e alle celle delle prigioni, utilizzate fino agli anni Settanta del Novecento. Un luogo denso di storia che ha permesso di innescare con i bambini riflessioni profonde e di grande valore civico su temi attualissimi: che significato ha oggi la reclusione? Deve essere solo punizione o soprattutto rieducazione?

Questi interrogativi hanno preso forma nello spettacolo finale. La scenografia riproduceva a grandezza naturale le pareti di una cella, con i graffiti e i disegni lasciati dai carcerati di fine Ottocento, messe in dialogo con sculture a forma di albero, realizzate dagli stessi bambini come simbolo di scelta, cambiamento e libertà. La musica, cuore pulsante della performance, ha dato corpo sonoro al mondo interiore dei piccoli partecipanti: il rombo soffocante della paura e il silenzio della solitudine si sono contrapposti alla melodia del desiderio e all’eco luminoso della libertà.

Il progetto “Dalla Torre il paesaggio è musica sospesa” si è così rivelato molto più di un percorso didattico: un’esperienza immersiva che ha trasformato un luogo di costrizione in uno spazio di pensiero e creatività. Un viaggio simbolico che, partendo dal buio di una cella, ha portato i più piccoli a riscoprire, attraverso l’arte e la musica, gli orizzonti aperti e luminosi del paesaggio sammarinese e, con essi, il valore inestimabile della libertà.