Cronaca. Pesaro, pusher nigeriano assalta i carabinieri: militare colpito da una coltellata, salvato dalla cintura della fondina

Un controllo antidroga al parco Miralfiore di Pesaro si è trasformato in un intervento ad altissimo rischio quando un pusher nigeriano di 30 anni ha estratto un coltello da cucina e ha provato a colpire un carabiniere del Battaglione Toscana, impegnato nei servizi di rinforzo al Comando provinciale. L’arma, con una lama seghettata di circa 20 centimetri, si è fermata solo grazie alla cintura che il militare indossava per la pistola.

Nel pomeriggio di martedi scorso i carabinieri avevano notato il trentenne nei pressi della ferrovia, immediatamente dopo la cessione di una dose di droga a un cliente. Quando la pattuglia si e’ avvicinata per fermarlo, l’uomo ha reagito estraendo dal giubbotto il coltello che porta abitualmente con se. Secondo quanto ricostruito dai militari, avrebbe impugnato l’arma con gesto sicuro, segno della familiarita con quel tipo di coltello che usa anche per intimidire gli acquirenti durante le trattative di spaccio.

Il colpo diretto contro uno dei carabinieri e’ stato evitato solo grazie a una rapida mossa di scarto del militare: la lama ha bucato la felpa ed e’ stata bloccata dalla cintura rigida. Subito dopo gli altri quattro componenti del gruppo hanno immobilizzato il pusher, impedendo che continuasse ad attaccare o tentasse la fuga.

Durante la perquisizione l’uomo e’ stato trovato in possesso di sei dosi di eroina e di una piccola somma in contanti. E’ stato quindi arrestato per spaccio di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio rappresenta, secondo i carabinieri, un ulteriore segnale del crescente livello di pericolosita all’interno del parco Miralfiore, dove da tempo sono frequenti segnalazioni legate allo spaccio.

Il 30enne, di nazionalita nigeriana, senza fissa dimora ma in possesso di un permesso di soggiorno valido, e’ descritto dagli investigatori come fisicamente allenato e solito portare con se il coltello mentre opera nel parco. L’attacco armato al militare sarebbe il primo episodio di questo tipo registrato negli ultimi anni nell’area.

Ieri mattina si e’ svolta l’udienza di convalida: il giudice ha confermato l’arresto e, ritenendo l’uomo pericoloso, ha disposto la custodia cautelare in carcere. Il difensore ha richiesto i termini a difesa e il procedimento e’ stato rinviato ai primi di dicembre.