Cronaca. Forlì-Cesena, blitz contro il lavoro nero in agricoltura: scoperto anche un minore. Sanzioni per 80mila euro

Lavoro nero, sfruttamento e gravi violazioni sulla sicurezza. È un bilancio pesante quello che emerge dall’ultima ondata di controlli dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Forlì-Cesena. Nel mirino è finito il settore agricolo provinciale, dove in sette aziende sono state riscontrate irregolarità, con la scoperta di 8 lavoratori irregolari, tra cui un minore e un clandestino, e l’emissione di sanzioni per oltre 80mila euro.

L’operazione, condotta con il supporto delle Stazioni dei Carabinieri locali, è stata annunciata oggi in un comunicato stampa del Comando. L’attività ispettiva, si legge, era finalizzata a “prevenire e reprimere i fenomeni del caporalato, dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso”, oltre a verificare il rispetto delle normative sulla sicurezza. Le verifiche hanno portato alla luce una situazione allarmante in diverse zone della provincia.

Il caso più grave è stato riscontrato in un’azienda agricola del forlivese. Qui i militari hanno trovato due lavoratori irregolari: uno “in nero” e privo di permesso di soggiorno, e un altro minorenne, “non occupabile, in quanto minore degli anni 16”. Per l’impresa è scattato l’immediato provvedimento di sospensione dell’attività. Sempre nel forlivese, altre quattro aziende sono state sanzionate per diverse inadempienze, tra cui l’omessa formazione e sorveglianza sanitaria dei lavoratori e la mancata fornitura dei dispositivi di protezione individuale.

I controlli si sono estesi anche al cesenate, dove il titolare di un’azienda agricola è stato sanzionato per la mancata valutazione dei rischi e per non aver formato i propri dipendenti. Anche in questo caso, le gravi violazioni hanno portato alla sospensione dell’attività.

Particolarmente significativi anche i risultati nel meldolese. In un terreno agricolo sono stati individuati ben 5 lavoratori “in nero” in un colpo solo, facendo scattare anche qui la sospensione dell’impresa. In un’altra azienda della stessa zona, il titolare è stato multato per l’impiego di un lavoratore irregolare e per non aver garantito la necessaria sorveglianza sanitaria.

Il bilancio complessivo dell’operazione è di 3 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, 7 aziende trovate irregolari, 8 lavoratori “in nero” identificati (di cui un clandestino) e sanzioni amministrative e penali che superano gli 80.000 euro. Un segnale forte che conferma l’impegno dei Carabinieri per la tutela del lavoro e il contrasto a ogni forma di illegalità nelle campagne del territorio.