La città di Forlì e il Corpo della Guardia di Finanza dicono addio a una delle loro figure più longeve e rappresentative. Si è spento all’età di 108 anni l’appuntato in congedo Giovanni Cimatti, considerato un vero e proprio simbolo di dedizione e memoria storica per le Fiamme Gialle.
Una vita segnata dalla guerra e dalla prigionia
Nato nel capoluogo romagnolo il 30 giugno 1917, Cimatti aveva indossato l’uniforme poco meno che ventenne, iniziando il suo percorso nella Legione di Milano. La sua carriera militare incrociò drammaticamente gli eventi del secondo conflitto mondiale: trasferito alla Legione di Tirana nel 1941, si ritrovò nel cuore delle operazioni belliche nei Balcani. Nel maggio del 1943 venne catturato dalle truppe tedesche e deportato in Germania. La sua prigionia durò oltre due anni, fino alla liberazione avvenuta nel settembre del 1945.
Al rientro in patria, segnato nel fisico dalle privazioni del lager, prestò servizio presso la Legione di Bologna fino al congedo, reso inevitabile proprio dalle condizioni di salute compromesse durante la detenzione. Per il sacrificio patito, fu insignito della medaglia d’argento come prigioniero di guerra.
Il legame indissolubile con il Corpo
Nonostante il congedo, Cimatti non recise mai il filo che lo univa all’istituzione. Dal 1980 era membro attivo dell’A.N.F.I. (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia) e mantenne sempre vivi i rapporti con i colleghi più giovani. Soltanto lo scorso giugno, in occasione del suo centottesimo compleanno, aveva ricevuto l’omaggio del Comandante Provinciale di Forlì-Cesena e di una delegazione di finanzieri, che gli avevano tributato stima e vicinanza.
Il cordoglio delle istituzioni
La Guardia di Finanza ha voluto onorare la memoria del militare scomparso attraverso una nota ufficiale, definendolo uno straordinario servitore dello Stato. Nel messaggio di cordoglio, il Corpo ha ricordato come Cimatti abbia messo a repentaglio la propria esistenza per garantire l’affermazione di quei diritti e di quelle libertà che oggi costituiscono la base della vita democratica del Paese.












