Cronaca, Rimini. Accusato di molestie su giovani atlete, istruttore di arti marziali rischia 11 anni di carcere

 

Un istruttore di arti marziali di 40 anni si trova di fronte a una richiesta di condanna pesante, con il pubblico ministero Davide Ercolani che ha chiesto una pena di 11 anni di reclusione. Le accuse riguardano presunte molestie su quattro giovanissime atlete, avvenute tra il 2018 e il 2020 in una palestra del riminese. Le giovani, tutte sotto i 14 anni all’epoca dei fatti, hanno riferito di essere state toccate anche nelle parti intime durante le lezioni, portando le loro testimonianze in tribunale con grande emozione.

Secondo quanto raccontato davanti al giudice, le ragazze hanno descritto gesti che, secondo loro, sono andati oltre la normale pratica sportiva. La difesa dell’istruttore, assistito dall’avvocata Giovanna Ollà, ha sempre negato ogni accusa, sostenendo che si sia trattato di fraintendimenti. L’uomo ha spiegato che i gesti contestati erano semplici correttivi per la postura delle atlete, eseguiti durante la fase di riscaldamento—una prassi comune nelle arti marziali—e che si sono svolti in un’area della palestra accessibile a tutti, inclusi i genitori presenti.

Dopo aver ascoltato le testimonianze delle vittime e aver analizzato le difese, il processo ora passa alla decisione del giudice, che si pronuncerà il 30 aprile. Nel frattempo, le parti civili sono state tutelate dagli avvocati Pier Giorgio Tiraferri e Carlotta Angelini, mentre immediatamente dopo la scoperta delle accuse il proprietario della palestra aveva allontanato l’istruttore, che ora si trova ad affrontare un procedimento giudiziario di grande rilievo.