San Marino. Non esiste emancipazione femminile senza indipendenza economica. UDS presenta il corso curato da BCSM “Finanza al femminile: libertà e consapevolezza”

Il rapporto tra donne e denaro è piuttosto complesso, soprattutto quando si parla di finanza e investimenti. Non è una questione di gestione diretta (chi non ricorda una nonna o una bisnonna signora della casa?) ma piuttosto di rapporti con la banca. Un gap per certi aspetti ancestrale: le donne lavorano meno, sono più spesso precarie, hanno uno stipendio tendenzialmente più basso dei loro compagni, preferiscono la sicurezza di un gruzzoletto a portata di mano. Non conoscono quasi per niente gli strumenti finanziari.

E poi c’è il caso del marito/compagno che dice: tu non lavori, penso io a te. Però quando il rapporto non funziona più, la donna non sa dove andare, né come sostenere se stessa e i figli. Rimane succube del potere economico del suo uomo.  Da sempre il controllo finanziario è uno dei pilastri della violenza di genere

Considerazioni e concetti che hanno mosso l’UDS ad affrontare l’argomento in maniera professionale e inclusiva chiamando al suo fianco Banca Centrale, grazie alla spinta entusiastica della presidente Catia Tomasetti. Ma attenzioni, collaborazioni e patrocini sono arrivati un po’ da ogni parte. A cominciare da USOT (Unione operatori turistici sammarinesi) che già da mesi lavora ai programmi per celebrare degnamente il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.  E ancora l’Università, con il gruppo L.E.I. (Laboratorio di Educazione all’Identità di Genere), e la Commissione Pari Opportunità che ha offerto il patrocinio.

Nasce così il corso: “Finanza al femminile: libertà e consapevolezza”, quattro appuntamenti a partire dal 28 gennaio destinati a tutte le donne, presentato ufficialmente venerdì sera al Wonderbay. “È una proposta con scopi di prevenzione, per una presa di consapevolezza riguardo agli aspetti finanziari” ha esordito la presidente di UDS Valentina Rossi. “Molte donne, ancora oggi, non hanno un conto corrente, oppure ce l’hanno cointestato, oppure hanno una firma, senza sapere esattamente cosa comportino queste cose. Vogliamo creare un’occasione per informare e far capire anche come gestire i propri risparmi”.

Su tutto impera la frase di Isabelle Allende: “Non esiste emancipazione femminile senza indipendenza economica”. Una condizione essenziale per garantire una vera parità e proteggere le donne dallo sfruttamento. A tal proposito, Elena D’Amelio, vicepresidente UDS e professoressa associata nel Dipartimento di Scienze Umane, ha spiegato le diverse iniziative promosse dal gruppo L.E.I poiché la violenza di genere è la violazione dei diritti umani più diffusa al mondo. “Situazioni – ha detto – che si combattono solo offrendo strumenti culturali appropriati alle persone che, anche inconsciamente, ne sono vittime”.

La mancanza di risorse economiche e l’impossibilità di reperirne, porta a condizioni di impotenza non solo donne di una certa età, ma il fenomeno attraversa un po’ tutte le generazioni. Lo hanno spiegato mirabilmente due funzionari di BCSM: Monica Zafferani membro del Collegio Sindacale e Giuliano Battistini Membro del Coordinamento della Vigilanza. Hanno spiegato che per allestire il programma di educazione finanziaria suggerito da UDS, Banca Centrale si è rivolta ai suggerimenti di Banca d’Italia, che da tempo sta portando avanti iniziative in questo settore. In Italia, infatti, c’è addirittura un 20 per cento di donne che non hanno un conto corrente, un gap che va colmato. Moltissime non sanno come chiedere un finanziamento oppure come gestire i propri risparmi.

Le differenze ci sono anche nella gestione delle banche, dove gli apici sono prevalentemente maschili, ma si è riscontrato che la presenza di componenti femminili nei Consigli di amministrazione ha portato ad un altro approccio nell’organizzazione dei servizi, con risultati più performanti. Come dire che con le donne, anche l’economia va meglio.

Anticipando a grandi linee il corso, hanno specificato che il piano di formazione/informazione sarà costruito sulle esigenze reali e sulle esperienze di coloro che parteciperanno. Si partirà con argomenti semplici, proprio per aiutare la consapevolezza di tutti in un settore molto complesso qual è quello finanziario, dove ogni scelta ha una sua quota di rischio. Ma di fronte ad ogni rischio ci sono le tutele. Sono proprio queste cognizioni ad aiutare nelle scelte. Una base importantissima sia per prevenire situazioni di abuso, sia per uscirne.