Usa-Ucraina, passi avanti a Ginevra sul piano di pace. Kiev blinda la sovranità con la sponda di Trump

Si chiude con un segnale di ottimismo la sessione di colloqui tenutasi a Ginevra tra le delegazioni degli Stati Uniti e dell’Ucraina. Le parti hanno definito il confronto estremamente produttivo e costruttivo, gettando le basi per quello che viene descritto come un quadro di pace aggiornato e perfezionato. Al centro del negoziato resta fermo un principio cardine: ogni futura intesa dovrà garantire il pieno rispetto della sovranità territoriale ucraina.

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La nota congiunta diffusa dalle diplomazie di Washington e Kiev evidenzia progressi significativi nell’allineamento delle rispettive posizioni. L’obiettivo dichiarato è il raggiungimento di una pace che sia non solo giusta, ma anche sostenibile nel lungo periodo, garantendo stabilità e sicurezza per la fase di ricostruzione. Un passaggio rilevante del documento riguarda il riconoscimento politico verso l’amministrazione americana: la delegazione ucraina ha espresso gratitudine per l’impegno costante degli Stati Uniti e ha rivolto un ringraziamento personale al presidente Donald Trump per gli sforzi profusi nel tentativo di porre fine al conflitto e fermare la perdita di vite umane.

Sul fronte europeo, l’esito del vertice è stato accolto con soddisfazione. Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha parlato di un successo decisivo per gli alleati del Vecchio Continente. Secondo il capo della diplomazia di Berlino, il rischio che Russia e Stati Uniti potessero stringere un accordo scavalcando l’Ucraina e l’Europa sembra essere scongiurato. Wadephul ha sottolineato come le tematiche sensibili riguardanti la NATO e gli interessi europei siano state trattate nel rispetto delle alleanze, confermando che nessuna decisione verrà presa ignorando la voce di Bruxelles e di Kiev.

Il percorso diplomatico prevede ora una prosecuzione intensiva dei lavori sui testi congiunti già nei prossimi giorni, mantenendo un contatto stretto e costante con i partner europei man mano che il processo avanzerà. Le decisioni finali e l’eventuale firma sull’accordo rimangono tuttavia competenza esclusiva dei presidenti di Ucraina e Stati Uniti.