San Marino. Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne Mettere al Centro la voce della donna con disabilità

La violenza contro le donne è una ferita aperta nella nostra società. Ma quando a subirla sono donne con disabilità, quella ferita diventa più profonda, più silenziosa, spesso più nascosta. È una violenza che si consuma nell’ombra, tra mura domestiche, nei luoghi della cura, negli spazi della dipendenza. Una violenza che priva le donne non solo della libertà, ma troppo spesso anche della voce.

Dietro ogni storia c’è una donna. E dietro ogni donna con disabilità vittima di violenza c’è un doppio strappo: quello inflitto dal maltrattamento e quello causato dall’indifferenza, dalla sottovalutazione, dalla difficoltà ad essere creduta, compresa, accolta.

La Repubblica di San Marino, che ha ratificato la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità nel 2008, riconosce oggi con ancora maggiore forza la necessità di rompere questo silenzio. L’articolo 6 della Convenzione parla chiaramente: le donne con disabilità vivono discriminazioni multiple. Ma dietro quelle parole c’è una verità che riguarda tutte e tutti noi: nessuna donna deve sentirsi invisibile.

La Commissione CSD ONU, che lavora per promuovere i diritti e la dignità delle donne con disabilità, ha tracciato un percorso che San Marino ha deciso di sostenere con determinazione: un percorso fatto di ascolto, formazione, protezione e cambiamento culturale.

Azioni promosse dalla Commissione CSD ONU

  1. Sensibilizzazione che raggiunge gli occhi e il cuore
    Dal 25 novembre 2025, i manifesti affissi all’ingresso dell’Ospedale di Stato parlano direttamente a chi passa: raccontano una realtà troppo spesso ignorata e invitano ognuno di noi a non voltarsi dall’altra parte.
  2. Prevenzione che nasce dalla consapevolezza
    Il percorso “The Power of Love”, attivato nel 2025, ha guidato operatori, familiari e persone con disabilità a riconoscere dinamiche affettive sane, a valorizzare il rispetto, a smascherare la manipolazione e i comportamenti violenti mascherati da “attenzione”.

Progetti e azioni predisposti nel Piano d’azione Triennale. Della Commissione CSD ONU:

  1. Linee guida che diventano strumenti di tutela reale
    Sviluppare materiali e percorsi formativi per aiutare operatrici e operatori a riconoscere i segnali nascosti, a intervenire correttamente, ad accogliere senza giudizio.
  2. Leggi che proteggono la libertà e il corpo delle donne
    La Commissione richiama gli Stati a impedire pratiche lesive come sterilizzazioni o cure non consensuali, a criminalizzare ogni forma di violenza sessuale e a garantire percorsi sanitari rispettosi dell’autodeterminazione.
  3. Politiche inclusive che non lasciano indietro nessuna
    I diritti delle donne con disabilità devono essere inseriti — sempre — nelle leggi che riguardano le donne e nelle leggi che riguardano la disabilità. Perché la doppia discriminazione richiede una doppia protezione.

La violenza sulle donne con disabilità non è solo fisica o psicologica: può essere negazione di autonomia, dipendenza forzata, controllo dei farmaci, isolamento, infantilizzazione. Spesso chi abusa è anche chi assiste. E questo rende tutto ancora più difficile da riconoscere, denunciare, interrompere.

Per questo servono dati, strumenti, competenze, ma soprattutto un cambiamento culturale profondo. Servono servizi accessibili, personale formato, e un’accoglienza capace di rispettare tempi, bisogni e linguaggi diversi.

Quando una donna con disabilità trova un luogo dove si sente al sicuro, creduta e rispettata, allora può iniziare il suo percorso di liberazione.
Quando sente che la sua autonomia è riconosciuta, allora può tornare a scegliere.
Quando si sente ascoltata, allora la violenza smette di essere un destino e torna a essere qualcosa che si può combattere e superare.

Un impegno che riguarda tutti

La Repubblica di San Marino, insieme alla Commissione CSD ONU, rinnova il proprio impegno a dare luce a questa realtà troppo spesso taciuta. Dare luce significa vedere, ascoltare, proteggere. Significa riconoscere che ogni donna con disabilità ha il diritto di vivere libera dalla violenza, di esercitare la propria volontà, di essere rispettata come persona, non come condizione.

La violenza non è inevitabile.
Il silenzio non è una scelta.
La protezione, invece, sì.
E oggi scegliamo — insieme — di proteggere, ascoltare e dare voce a tutte le donne con disabilità.

San Marino, 25 novembre 2025

Patrizia Gallo

Presidente Commissione Sammarinese per l’Attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con disabilità.