Pesaro, Giornata contro la Violenza sulle Donne, parla Lucia Annibali: “La colpa non è mai della vittima, fate pace con voi stesse”

Un messaggio potente, rivolto a tutte le donne, per ribadire un principio fondamentale: “La colpa non è mai della vittima”. Lo ha lanciato oggi a Pesaro l’avvocata Lucia Annibali, intervenendo in Prefettura in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un discorso che parte dalla sua esperienza personale per toccare i nodi cruciali del cambiamento culturale e dell’ascolto dei giovani.

“In ospedale è ricominciata la mia vita. Ho imparato a rimettermi al centro e a prendermi cura di me stessa”. Le parole di Lucia Annibali, il cui volto fu sfregiato con l’acido nel 2013 per mano di due sicari assoldati dall’ex compagno Luca Varani, condannato a 20 anni, risuonano con forza nella sala. La sua testimonianza è diventata un simbolo di rinascita e un monito per l’intera società.

Il cuore del suo intervento è un appello a un cambio di paradigma. “Di fronte a una violenza, è fondamentale capire che non è mai colpa della donna”, ha affermato Annibali. “La responsabilità è solo di chi sceglie di agire in modo violento, senza rispetto né empatia”. Secondo l’avvocata, nonostante i progressi normativi, il vero ostacolo resta culturale. “Manca ancora un vero cambiamento che sappia ribaltare il racconto e superare l’idea che la donna avrebbe dovuto fare di più o andarsene al primo schiaffo”.

Uno sguardo attento è rivolto infine alle nuove generazioni, un terreno fertile ma delicato su cui costruire il futuro. “Nelle scuole incontro ragazzi che hanno già vissuto esperienze dolorose o relazioni segnate dal possesso”, ha raccontato l’avvocata. Un fenomeno che richiede un intervento immediato. “È fondamentale aiutarli a dare un nome a ciò che vivono, a non confondere il controllo con l’amore, a sapersi raccontare e chiedere aiuto”. Un monito che chiude il cerchio, unendo la memoria del dolore alla speranza di un cambiamento che deve partire proprio dai più giovani.