Quella che doveva essere la giornata della svolta definitiva per il Rimini Calcio si è trasformata in un nuovo capitolo di incertezza. L’udienza tenutasi ieri mattina presso il Tribunale di Milano, attesa come il momento formale per il passaggio di consegne alla cordata guidata da Nicola Di Matteo, non ha prodotto l’esito sperato, lasciando la società biancorossa in una situazione di stallo preoccupante.
Al palazzo di giustizia erano presenti i rappresentanti legali della Vr, società riconducibile ad Alfredo Rota, e quelli della Building company di Giusy Anna Scarcella, mentre non risultavano presenti i legali della Ds Benefit. Contrariamente alle aspettative di una rapida risoluzione burocratica, il giudice si è ritirato in camera di consiglio per deliberare. Secondo quanto filtra dagli ambienti giudiziari milanesi, questa attesa potrebbe indicare che la decisione da prendere ha un peso specifico superiore alla semplice liquidazione delle spese procedurali per il custode e il rappresentante legale.
La situazione ha generato forte malumore nell’imprenditore Nicola Di Matteo. Dopo aver versato 220.000 euro per saldare il credito vantato dalla precedente gestione e sbloccare il sequestro delle quote, e aver aggiunto ulteriori 25.000 euro per garantire la disputa delle gare contro Ascoli e Carpi, l’acquirente si trova ancora nell’impossibilità di operare pienamente. Lo staff della nuova proprietà, infatti, non ha ancora accesso agli uffici societari ed è costretto a gestire l’operatività da una struttura alberghiera, una condizione ritenuta ormai inaccettabile.
L’entourage di Di Matteo ha fatto trapelare l’intenzione di porre un ultimatum: in assenza di chiarimenti immediati sull’impasse giudiziario, l’imprenditore è pronto a interrompere ogni finanziamento, ritirarsi dalla trattativa e avviare azioni legali per il recupero delle somme già erogate. Una simile decisione avrebbe ripercussioni immediate sull’attività sportiva. Senza una nuova iniezione di liquidità, infatti, mancherebbero le risorse per coprire i costi di sicurezza, sanità e logistica necessari per la partita in programma domenica prossima allo stadio Romeo Neri contro la Torres.
Lo scenario che si prospetta in caso di addio di Di Matteo appare critico. Senza l’ingresso di un nuovo acquirente, ipotesi al momento remota dato il contesto, l’unica strada percorribile per il club romagnolo rischierebbe di essere quella del fallimento.














