Ancona, il Consiglio regionale marchigiano boccia il riconoscimento della Palestina: scontro tra i due poli

L’Assemblea legislativa delle Marche ha respinto ieri le proposte finalizzate al riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina. La seduta, svoltasi ad Ancona, si è conclusa con la bocciatura di tre mozioni abbinate presentate dai gruppi di minoranza, scatenando un acceso dibattito politico tra maggioranza e opposizione.

A sottoscrivere i documenti portati all’attenzione dell’aula sono stati i consiglieri Maurizio Mangialardi del Partito Democratico, Andrea Nobili di Alleanza Verdi e Sinistra e Marta Ruggeri del Movimento 5 Stelle. La discussione si è protratta per oltre un’ora, terminando con un voto che ha sancito la netta divisione dell’emiciclo: 16 i voti contrari espressi dalla maggioranza di centrodestra, contro i 9 favorevoli dell’opposizione, senza alcuna astensione registrata.

Al termine della votazione, Maurizio Mangialardi ha espresso forte disappunto per l’esito, sostenendo che la decisione della destra rappresenta un atto di umiliazione verso un popolo che vive da decenni sotto occupazione militare. Secondo l’esponente dem, tale scelta segna una rottura rispetto alla tradizione della Regione Marche, storicamente impegnata sui fronti della pace, dell’autodeterminazione e della libertà dei popoli.

Di tenore opposto la replica di Andrea Putzu, capogruppo di Fratelli d’Italia. L’esponente della maggioranza ha accusato la sinistra di preferire posizioni ideologiche rispetto al lavoro concreto per la sicurezza. Putzu ha spiegato che la coalizione di governo regionale intende seguire la linea tracciata dal Parlamento lo scorso 2 ottobre e sostenuta dal governo Meloni: difesa del diritto alla sicurezza di Israele e ferma condanna di Hamas, lavorando parallelamente per una prospettiva politica stabile fondata sulla soluzione dei due Stati e sul rafforzamento dell’Autorità Nazionale Palestinese.