Cala definitivamente il sipario su una delle strutture più singolari della ricettività riminese. Lo “Stupido Hotel” di Miramare ha cessato la sua attività e non riaprirà più i battenti in Riviera. Il titolare Fabio Siva ha annunciato la chiusura imputando la decisione all’insostenibilità economica della gestione in Italia e rivelando il progetto di trasferire il format in Russia.
La struttura, nata nel luglio 2016 dal recupero della vecchia pensione Carmen in viale Pomezia, rappresentava un tentativo di ridare vita al patrimonio alberghiero dismesso degli anni Sessanta e Settanta. Ideato da Siva, volto noto della movida romagnola e pioniere degli afterhour nei primi anni Duemila, l’albergo si era distinto per un design moderno impreziosito dai graffiti d’autore dell’artista Raul Rece. L’avventura romagnola si è conclusa formalmente lo scorso 13 agosto, con la partenza dell’ultimo turista.
L’imprenditore ha motivato la scelta puntando l’indice contro l’aumento dei costi di gestione a fronte di ricavi sempre più compressi. Siva ha sottolineato come mantenere operativa una realtà di sole dodici stanze fosse diventato eccessivamente oneroso, citando ad esempio il peso della tassa sui rifiuti, arrivata a cifre che ha ritenuto sproporzionate rispetto al volume d’affari. Secondo la sua analisi, il quadro economico attuale non permetteva più di garantire la continuità aziendale in modo profittevole.
Il futuro dell’attività sarà ora all’estero. A partire dal 2026, il marchio si trasferirà a Mosca, città di origine della moglie dell’albergatore. La nuova sede sorgerà in un immobile moderno nel centro della capitale russa. Una decisione che Siva ha descritto come frutto sia di scelte personali che di calcoli imprenditoriali, evidenziando come in quel contesto i costi immobiliari e di gestione siano più equilibrati rispetto ai servizi offerti e permettano margini operativi superiori rispetto alla media italiana.














