Analfabetismo democratico. Il fascino delle autorità non elette … di Sergio Pizzolante

La carriera di Conte inizia così.
Viene nominato, all’inizio della legislatura 2013-2018, nel consiglio della Giustizia Tributaria in quota 5 stelle.
Era una carica della quale non importava niente a nessuno. Ogni Gruppo Parlamentare nominava il suo, di solito avvocati tributaristi, di solito sconosciuti. Come Conte. Insomma, non c’era una grande corsa.
C’era stata la prima grande invasione 5 Stelle in Parlamento. 2013. 100 deputati alla Camera.
Ragazze in canottiera e infradito che quando passavano nei corridoi e ti incrociavano camminavano piano con le spalle attaccate al muro e lo sguardo basso.
Ragazzi con giacche trovate al mercatino delle pulci. Vendute a chilo, sandali compresi.
Quasi tutti al primo impiego.
Ridursi lo stipendio significava passare da zero a 10 mila al mese circa, compreso rimborsi forfettari.
Per quelli che non facevano finta di rimborsare parte dello stipendio. Si intende.
Dalla mattina alla sera non sapevano che fare.
E allora arriva lui.
Vestito sartoriale con pochette.
Per passare il tempo quei ragazzi lo invitano nelle sale del loro Gruppo a farsi raccontare cosa succedeva nel Consiglio della Giustizia Tributaria.
Quello che avevamo indicato noi periodicamente ci chiedeva un incontro che sempre, sempre, non si faceva. Per dire quanto ci premeva.
Quei ragazzi rimanevano ammaliati dalla pochette e dai vestiti. Le ragazze dal bel faccino.
E diventò Premier. Così.
E il negozio Spada di fronte alla Camera a disposizione per le vendite con vestiti stil Conte ad un prezzo 10 volte inferiore. Tipo Di Maio o Di Battista.
Ecco. Adesso è il leader di quel partito.
Minchia!
Se si fanno le primarie del centro sinistra con Schlein e altri diventa leader del centro sinistra.
AriMinchia.
Cioè la sinistra italiana si affida a Conte.
Capito?
Uno che ieri da Mentana diceva questo:
Ucraina? Putin ( quello che ha scritto il “piano di pace” firmato da Trump) non vuole solo il
Territorio del Donbass conquistato con le armi, ma anche il rimanente 12 per cento che ancora non ha preso? Ma cosa ci attacchiamo all’11/12 per cento!! Dice Conte.
Che ci attacchiamo…davero davero…
E poi sul referendum anche questo:
La politica( lui e’ leader di partito ed ex premier…), vuole riconquistare il primato.
Da togliere alle procure. Sottointeso.
Noi non ci stiamo dice Conte.
Lo avevamo capito.
Analfabetismo democratico.
Ah il fascino delle autorità non elette.
Sergio Pizzolante