Cronaca. Rimini, funzionario della Prefettura ammette le molestie: scuse e offerta di risarcimento davanti al Gip

Svolta nell’indagine che vede coinvolto un funzionario della Prefettura di Rimini, accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di un’utente. L’uomo, comparso ieri mattina in tribunale per l’interrogatorio di garanzia, ha deciso di non negare gli addebiti, mostrando pentimento per la condotta tenuta.

Davanti alla giudice per le indagini preliminari Raffaella Ceccarelli, il sessantunenne ha rilasciato dichiarazioni spontanee. Stando a quanto emerso, l’indagato avrebbe confermato la ricostruzione dei fatti, scusandosi per il proprio comportamento e dichiarandosi disponibile a risarcire la vittima. Al centro della vicenda ci sono le accuse mosse da una giovane donna straniera, recatasi negli uffici pubblici per il disbrigo di alcune pratiche burocratiche.

L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani e condotta dalla Squadra Mobile, ha documentato episodi avvenuti tra giugno e agosto di quest’anno. In quelle circostanze, il rapporto istituzionale sarebbe degenerato in attenzioni indebite: secondo l’accusa, il funzionario si sarebbe reso protagonista di apprezzamenti insistenti, toccamenti sulle gambe, abbracci prolungati e tentativi di baciare la donna.

La difesa dell’uomo, rappresentata dalle legali Claudia Puzone e Arianna Zanetti, ha preferito non rilasciare dichiarazioni in questa fase delicata, pur lasciando trapelare la forte preoccupazione del loro assistito per le possibili conseguenze sul piano lavorativo. Si attende ora la pronuncia del giudice sulle misure cautelari: la decisione, che potrebbe comportare l’interdizione dall’esercizio della professione, è prevista entro la giornata di oggi.