La musica si mette al servizio della medicina a Savignano sul Rubicone, dove le note dei violoncelli diventeranno uno strumento concreto per sostenere l’assistenza ospedaliera. Giovedì 4 dicembre, il Cinema Teatro Moderno aprirà il sipario su “Melodie che restano”, un concerto di beneficenza organizzato per finanziare un progetto innovativo dedicato ai pazienti anziani e fragili dell’Ospedale Bufalini di Cesena.
In una nota diffusa dal Comune di Savignano sul Rubicone si annuncia l’arrivo della Rossini Cellos Orchestra, un ensemble d’eccezione composto da quindici violoncellisti e un sassofonista. L’evento, curato dal Lions Club del Rubicone con la collaborazione del Lions Club di Santarcangelo di Romagna, ha un obiettivo ambizioso: l’intero ricavato della serata sarà devoluto alla realizzazione di un’Unità multisensoriale presso il reparto di Geriatria del nosocomio cesenate. Si tratta di una struttura pensata per migliorare la qualità della vita dei degenti affetti da Alzheimer e altre patologie neurodegenerative.
“Sarà un’esecuzione in cui la potenza e la bellezza dei violoncelli si fondono in un’unica armonia, offrendo un suono ricco, intenso e avvolgente che cattura l’attenzione dell’ascoltatore”, spiega Michele Fabbri, presidente del Lions Club del Rubicone. “Un concerto che sorprenderà e incanterà con melodie che evocano immagini e ricordi, sogni che si intrecciano in un momento musicale intenso. Come da tradizione il nostro club conferma l’impegno e l’attenzione ai bisogni del territorio. Invitiamo la cittadinanza a raccogliere l’invito e condividere l’iniziativa benefica”.
L’appuntamento si inserisce nel più ampio cartellone del “Dolce Natale” savignanese, la rassegna di eventi promossa dall’Amministrazione comunale che animerà la città fino all’11 gennaio 2026. Una maratona di appuntamenti che vede la partecipazione attiva di associazioni, parrocchie e commercianti, sostenuta da partner locali come Unica Reti, Romagna Shopping Valley e Paglierani. Con questo concerto, la cultura e la solidarietà aprono ufficialmente il periodo festivo, offrendo alla comunità un’occasione per unire l’ascolto di qualità al supporto concreto verso le fasce più vulnerabili della popolazione.
