Cronaca. Cesena, finti Carabinieri chiedono di controllare l’oro: truffa sventata grazie alla prontezza delle vittime

Il copione era ben studiato per fare leva sul timore e sul rispetto verso le istituzioni, ma questa volta la diffidenza dei cittadini ha avuto la meglio. Un tentativo di truffa telefonica ai danni di anziani è stato sventato nei giorni scorsi a Cesena grazie alla reazione pronta delle vittime e al tempestivo intervento della Polizia di Stato, che ha intercettato i presunti responsabili prima che potessero dileguarsi.

La scusa delle indagini in corso

La tecnica utilizzata dai malviventi ricalcava un modus operandi purtroppo diffuso. I truffatori contattavano le vittime telefonicamente spacciandosi per militari dell’Arma. Per convincere gli interlocutori a consegnare i propri averi, raccontavano che il denaro contante e i gioielli custoditi in casa erano oggetto di accertamenti legati a furti e rapine avvenuti in zona. Con questo pretesto, annunciavano l’arrivo di un incaricato presso l’abitazione per effettuare un presunto controllo e ritiro dei beni.

La reazione e l’intervento della Polizia

Il piano criminale si è però scontrato con la lucidità delle persone contattate. Invece di cedere alla richiesta, le vittime hanno intuito il raggiro e hanno immediatamente composto il numero unico di emergenza 112 per segnalare l’accaduto. L’allarme lanciato alla centrale operativa ha permesso di attivare subito le pattuglie sul territorio.

Gli agenti del Commissariato di Cesena, unendo le forze tra personale della Volante e investigatori, si sono messi sulle tracce dei complici del telefonista. Le ricerche si sono concentrate nell’area segnalata, portando in breve tempo all’individuazione di un’auto sospetta che si aggirava non lontano dalle abitazioni prese di mira.

Denunciati due uomini in trasferta

A bordo del veicolo fermato viaggiavano due uomini di circa trent’anni, di nazionalità ucraina e albanese, entrambi residenti in Campania. Dagli accertamenti è emerso che i due, già noti alle forze dell’ordine per reati specifici contro le persone anziane, agivano come esecutori materiali incaricati di recuperare il bottino.

Gli elementi raccolti hanno confermato il loro coinvolgimento nel tentativo di raggiro, portando a una denuncia a piede libero per tentata truffa aggravata in concorso. A margine dell’operazione, dalla Questura rinnovano l’appello alla cittadinanza a diffidare di chiunque richieda la consegna di denaro o preziosi qualificandosi come appartenente alle forze dell’ordine, invitando a segnalare ogni episodio sospetto al 112.