Santarcangelo di Romagna, sanità: il Consiglio comunale vota la mozione per lo psicologo di base gratuito

La salute mentale entra nell’agenda politica cittadina come priorità inderogabile. Il Consiglio comunale di Santarcangelo ha approvato, nel corso dell’ultima seduta, un ordine del giorno a sostegno della campagna di iniziativa popolare “Diritto a Stare Bene”. Il documento, presentato dalla consigliera Sofia Balducci a nome di tutti i gruppi di maggioranza, impegna l’amministrazione a supportare la richiesta di istituire un servizio nazionale di psicologia pubblico, gratuito e accessibile a tutti i cittadini.

L’iniziativa, come sottolineato in una nota diffusa dal gruppo consiliare del Partito Democratico, si inserisce in un movimento nazionale avviato lo scorso giugno dall’associazione Pubblica, che ha già raccolto le 50.000 firme necessarie per approdare in Parlamento. La raccolta si chiuderà ufficialmente il prossimo 10 dicembre, ma Santarcangelo ha voluto giocare d’anticipo dando un segnale istituzionale forte.

“Questa proposta parte da un’idea semplice e fondamentale: la salute mentale non può essere un privilegio, ma deve essere un diritto garantito e parte integrante del nostro welfare”, spiegano i rappresentanti del PD. La riflessione politica parte dai dati: mentre il “bonus psicologo” nazionale è riuscito a coprire solo una minima parte delle domande, il modello strutturale dell’Emilia-Romagna, basato sull’integrazione dei professionisti nelle Case della Comunità, sta dimostrando maggiore efficacia.

Per l’amministrazione clementina, il voto rappresenta la naturale prosecuzione di un lavoro già avviato sul territorio. “Santarcangelo rappresenta un esempio concreto di questa visione”, prosegue il comunicato dei Dem, citando servizi attivi come lo Spazio Giovani, lo sportello d’ascolto nelle scuole e i Centri per le Famiglie. “Dimostrano ogni giorno che quando esistono spazi accessibili, gratuiti e accoglienti, le persone li utilizzano e trovano ascolto, supporto e orientamento”.

Con l’approvazione dell’atto, la città sceglie di spingere affinché il benessere psicologico diventi un diritto universale di cittadinanza. “Come Partito Democratico, rivendichiamo con forza questa scelta politica perché crediamo in un welfare che non lasci indietro nessuno e in una comunità che si riconosca nel valore delle relazioni e della sanità pubblica”, concludono i consiglieri.