Risolto il rebus burocratico che non vedeva comparire il nome del Comune nella lista ministeriale. Ugolini: “Siamo in regola al 100%, priorita’ alla sicurezza sulla Superstrada”. Il “giallo” è durato il tempo di un incrocio dati tra Prefettura e comando di Polizia Locale. A Coriano non esiste alcun caso di autovelox fantasma: gli occhi elettronici posizionati sulla Statale 72 sono perfettamente regolari, autorizzati e operativi. A sgomberare il campo da ogni dubbio è il sindaco Gianluca Ugolini che, in un comunicato diffuso oggi, chiarisce l’equivoco burocratico che rischiava di alimentare ricorsi e polemiche tra gli automobilisti.
La questione nasceva dall’apparente assenza degli impianti corianesi nell’elenco ufficiale dei dispositivi omologati pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT). Una mancanza solo formale, come spiega il primo cittadino: i velox c’erano, ma “in incognito”. “I nostri autovelox sono presenti nell’elenco pubblicato dal Ministero – precisa Ugolini – ma invece di figurare col nome Coriano, risultano operativi col codice catastale del Comune: D004”.
Nessuna dimenticanza romana, dunque, ma solo un tecnicismo di catalogazione. Scorrendo la lista degli oltre 3.600 apparecchi autorizzati in Italia, alla voce identificata dal codice “CMRNP200 – D004” corrispondono esattamente le dotazioni in possesso dell’amministrazione: due apparecchi in postazione fissa sulla Consolare per San Marino e due apparecchi mobili.
“Sapevo che avevamo fatto regolarmente tutte le procedure, tanto è vero che, essendo anche la mia delega, ho partecipato personalmente all’incontro in Prefettura che ha confermato la nostra condizione”, racconta il sindaco. “Non è servito neppure disturbare il Ministero dei Trasporti, ma chiedere al responsabile della Polizia Locale, dottor Lorenzo Spataro, un chiarimento ottenuto in una manciata di secondi”.
Il caso è chiuso, ma l’attenzione sulla sicurezza resta alta. Ugolini ribadisce che la presenza dei rilevatori non ha fini di cassa ma di prevenzione: “Quello che ci interessa prioritariamente è la riduzione del rischio e la vita delle persone, e l’utilizzo delle apparecchiature velox è dimostrato essere l’unico metodo efficace per contenere il problema”. Chi transita sulla Ss72 in direzione San Marino o Rimini dovrà dunque continuare a rispettare il limite dei 70 km/h, poiché le sanzioni poggiano su basi amministrative solide.
L’occasione è utile per fare il punto sulla mappa dei controlli in tutta la Riviera, una rete che si fa sempre più fitta. Oltre ai quattro dispositivi di Coriano, la provincia di Rimini vanta numerosi impianti attivi: nel capoluogo sono accesi quelli in via Tolemaide, via Settembrini e via Euterpe, mentre per l’inizio dell’estate 2026 è previsto l’arrivo di un nuovo occhio elettronico in via Melucci a Bellariva.
A questi si aggiungono la colonnina sulla circonvallazione di Cattolica (che raddoppierà entro gennaio con un nuovo impianto zona McDonald’s), i velox alla “curva del Fattore” a Riccione, i due presidi a Misano e quelli sull’Adriatica a Bellaria, chiudendo con il dispositivo dell’Unione Valmarecchia sulla via Emilia. Una maglia di controlli che, da oggi, vede riconfermata a pieno titolo la legittimità del nodo di Coriano.













